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Sanità: Vignali (FI), ‘in Emilia Romagna vendite medicinali crollate causa dei ticket’

21 Ottobre 2025

Roma, 21 ott. (Adnkronos) – “In Emilia Romagna, in appena tre mesi da maggio a luglio 2025, le vendite di medicinali sono crollate di 1.310.000 confezioni (-6,6%) e le ricette sono diminuite di 754.700 (-7%). L’introduzione dei ticket sui farmaci di De Pascale si sta già rivelando un boomerang: migliaia di persone stanno rinunciando alle cure o riducendo l’uso di farmaci essenziali, semplicemente perché non possono più permetterseli. Questi dati confermano ciò che avevamo denunciato sin dall’inizio: il ticket sui farmaci non è una misura di razionalizzazione, ma una tassa sulla salute. Colpisce i cittadini più fragili, penalizza chi ha patologie croniche e scarica sulle famiglie i costi di una gestione inefficiente del sistema sanitario regionale”. Così Pietro Vignali, presidente del gruppo Forza Italia nell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e membro della segreteria nazionale del partito.

“Nel frattempo – prosegue – le liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici restano spesso chiuse o con tempi inaccettabili, costringendo chi ha bisogno a rivolgersi al privato, con ulteriori spese. È una doppia penalizzazione: da un lato il ticket sui farmaci, dall’altro l’impossibilità di accedere in tempi ragionevoli ai servizi pubblici. Gli emiliani e i romagnoli stanno rinunciando a curarsi da quando è stato introdotto il superticket lo scorso maggio. È l’esatto contrario del principio di equità su cui dovrebbe basarsi la sanità pubblica. L’Emilia Romagna sta tradendo la sua stessa tradizione di solidarietà. Invece di tutelare i più deboli, sta costruendo una sanità sempre più iniqua dove si cura solo chi ha le risorse. È inaccettabile che, per fare cassa, si metta a rischio la salute delle persone. Questa situazione, inoltre, evidenzia come la giunta De Pascale non abbia un piano serio per recuperare efficienza nelle prestazioni e stabilità finanziaria al nostro servizio sanitario regionale”.

“Infatti, la diminuzione della spesa farmaceutica dei privati fa saltare il calcolo fatto dall’amministrazione di recuperare risorse con l’introduzione del superticket appunto sui farmaci attuata con il bilancio regionale lo scorso marzo. Non basteranno quelle risorse a ridare respiro dalla sanità dell’Emilia-Romagna in apnea finanziaria. Così come non basteranno nemmeno le risorse aggiuntive che arriveranno dal Governo con la legge di bilancio 2026, peraltro recentemente elogiate anche dallo stesso governatore De Pascale in un lampo di obiettività. Serve un cambio di rotta immediato. I cittadini non devono essere puniti per curarsi. Chiediamo a De Pascale di dare seguito alla lucidità con la quale ha finalmente ammesso la realtà che questo Governo nazionale sta lavorando per risolvere le difficoltà della sanità investendovi più risorse dopo i tagli dei precedenti. Sospenda quindi i ticket e assieme alla sua maggioranza chiusa a riccio nella narrazione del sistema sanitario regionale migliore possibile che invece non è, apra subito un confronto serio per ridurre le liste d’attesa e garantire a tutti il diritto effettivo alla cura”, conclude.

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