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Scala: sindacati a Sala, ‘ridda di voci su nomine, chiediamo interlocutori affidabili’

10 Marzo 2024

Milano, 10 mar. (Adnkronos) – ”È fuori da ogni dubbio che per i lavoratori che noi rappresentiamo, sia di estrema importanza avere interlocutori affidabili e che quindi non debbano vivere nell’incertezza di possibili nuove nomine oppure di riconferme delle attuali cariche”. Lo scrivono in una lettera indirizzata al Presidente del Teatro alla Scala e Sindaco di Milano Giuseppe Sala e ai componenti del Consiglio di Amministrazione del Teatro alla Scala i sindacalisti SLC-Cgil Milano e RSA SLC-Cgil del teatro alla Scala di Milano, riferendosi alle ”voci sulle possibili nomine dei futuri vertici del nostro teatro, spesso accompagnate da speculazioni giornalistiche che nulla hanno a che vedere con le strategie artistiche e culturali del più importante palcoscenico lirico del mondo”.

”Attualmente al Teatro alla Scala -sottolineano- in aggiunta alla decisione sulla scelta del prossimo sovrintendente e del prossimo direttore artistico, sono in scadenza alcuni ruoli apicali, tra cui quello fondamentale del direttore dell’allestimento scenico, senza che vi siano segnali di opportuni ricambi generazionali. Peraltro ci occorre rimarcare che a Milano abbiamo un “unicum” amministrativo, avendo dei dirigenti con lauti stipendi, che però sono assunti a tempo indeterminato e con un contratto dell’industria anziché quello delle fondazioni liriche”.

”Abbiamo pazientemente atteso le varie scadenze che di volta in volta venivano annunciate come termine per sciogliere il nodo della prossima nomina del sovrintendente (7 dicembre, Natale, fine gennaio), ma a oggi non abbiamo avuto alcuna notizia in merito e riteniamo che sia giunto il momento per avere delle certezze sulla gestione scaligera dei prossimi anni. Con l’attuale sovrintendente abbiamo condiviso accordi che hanno permesso di superare gli anni difficili dell’emergenza Covid, e solo negli ultimi mesi abbiamo potuto affrontare delle “normali” dinamiche sindacali, pur con gravi problemi relazionali dovuti principalmente alla gestione della direzione del personale. La nostra richiesta è dunque quella di poter affrontare le prossime stagioni milanesi – ricche di appuntamenti di grande rilievo come le Olimpiadi, i nuovi spazi a Rubattino, il 250’ anniversario del Teatro nel 2028 – con una governance stabile e che abbia una prospettiva temporale di lungo periodo. Confidiamo in un vostro rapido riscontro e porgiamo i nostri migliori saluti”

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