Sicurezza: processo per resistenza, difesa contro nuovo decreto ‘è incostituzionale’
Milano, 14 apr. (Adnkronos) – Il decreto sicurezza manca della necessità dell’urgenza e di argomenti omogenei e per queste due ragioni va considerato incostituzionale. E’ la richiesta avanzata dai legali Mauro Straini ed Eugenio Losco in un processo a Milano che vede indagati per resistenza due giovani, un reato le cui condanne sono aumentate dal nuovo provvedimento firmato l’11 aprile scorso.
Nell’intervento in aula, davanti alla giudice Ilaria Simi, la difesa ha sollevato due distinte questioni. In primis “l’assoluta mancanza della straordinarie ragioni di necessità ed urgenza”: la tempistica parlamentare “è stata la reale motivazione a giustificazione del provvedimento d’urgenza e non ragioni fattuali di straordinaria necessità e urgenza” per i legali. Inoltre, il decreto “ha un carattere del tutto disomogeneo” presentando “norme in materia di prevenzione alla lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata nel primo capo, norme poste a tutela della sicurezza pubblica nel secondo, norme a tutela delle forze dell’ordine nel terzo, norme a tutela delle vittime dell’usura, e norme di modifica dell’ordinamento penitenziario”.
Anche sotto questo aspetto la difesa rileva dunque “l’incostituzionalità del decreto per violazione dell’articolo 77 della Costituzione per mancanza delle ragioni di necessaria e straordinaria urgenza per la decretazione governativa”. Sul tema la giudice si è riservata, deciderà ella prossima udienza in calendario il 26 maggio.
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