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Sostenibilità, Lanzani (Aiic): “Un diritto riparare i dispositivi medici”

18 Giugno 2025

Roma, 18 giu. (Adnkronos Salute) – “Rivendicare il diritto alla riparazione significa difendere la possibilità per gli ospedali di scegliere liberamente come gestire il ciclo di vita dei dispositivi medici, senza vincoli imposti da monopoli commerciali. ‘Right to Repair’ è un movimento nato per difendere i diritti dei consumatori contro l’obsolescenza programmata. In campo biomedicale, questa battaglia assume una valenza ancora più forte. Come ingegneri clinici, siamo non solo utenti consapevoli, ma garanti della sicurezza e dell’efficienza delle tecnologie al servizio del paziente, che rappresenta il consumatore più fragile”. Lo ha detto Alberto Lanzani, del direttivo Aiic, intervenendo alla sessione dedicata al diritto alla riparazione dei dispositivi medicali del 25esimo Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici, che si è svolto a Napoli dal 14 al 17 giugno.

“La nostra responsabilità – continua Lanzani – non si limita alla selezione delle tecnologie migliori, ma si estende a tutta la gestione operativa e manutentiva, garantendo che le scelte siano sostenibili e basate su criteri di qualità. Il Right to Repair non è in contrasto con la sicurezza: si tratta di trovare un equilibrio tra la libertà di gestione e il mantenimento degli standard prestazionali. Oggi i produttori definiscono arbitrariamente la vita utile di un dispositivo, ma nella pratica clinica italiana questa soglia viene spesso superata senza comprometterne la qualità. Serve dunque un quadro regolatorio più chiaro e basato su evidenze tecniche”. Nel nostro Paese, “il Servizio sanitario nazionale soffre da anni di un sottofinanziamento stimato in circa 40 miliardi di euro – rimarca l’ingegnere – In questo scenario, l’impossibilità di riparare apparecchiature ancora valide aggrava il problema. Il Pnrr, che avrebbe potuto essere un’occasione per promuovere il riciclo e il riutilizzo delle apparecchiature, è stato invece spesso accompagnato da scelte lineari di dismissione. Eppure i fabbricanti stessi riconoscono che, ad esempio, oltre il 50% dei materiali di una risonanza magnetica potrebbe essere recuperato”.

Il Right to Repair “è anche un richiamo alla responsabilità ambientale – sottolinea Lanzani – L’Italia ha raggiunto l’Overshoot Day già il 6 maggio, il che significa che consumiamo più risorse di quante il pianeta possa rigenerare. L’ingegneria clinica, attraverso una gestione più consapevole, può fare la sua parte. Questi convegni servono a risvegliarci dal torpore e a ripensare, da cittadini e professionisti, il nostro ruolo nella tutela dell’ambiente e del sistema sanitario”.

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