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Sud: Bonelli-Fratoianni, ‘è il grande dimenticato dalla Meloni, ecco le nostre proposte’

7 Novembre 2025

Roma, 7 nov (Adnkronos) – ‘Il sud che vince’ è il pacchetto di proposte presentate da Avs, con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, per quello che i due leader hanno definito come “il grande dimenticato” dalle politiche del governo di Giorgia Meloni.

“Il Sud è oggetto da anni di deprivazioni, di un furto di risorse, cristallizzando la disuguaglianze e rendendole insuperabili. Del resto questa è la maggioranza dello Spacca Italia. Quella meridionale è la grande questione nazionale”, ha premesso Fratoianni. “Il salario minimo regionale vale per tutta Italia, ma al sud diventa una urgenza assoluta e nei governi di Campania e Puglia lavoreremo per questo”, ha proseguito il leader di Si parlando ancora di “decontribuzione per le imprese, aumento dei minimi contrattuali in agricoltura e stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego”.

Inoltre, per Fratoianni bisogna supportare i “percorsi di formazione e istruzione, dall’asilo all’università, la forbice rispetto al centro sud è impressionante”. Infine, “la Sanità resta il grande tema. Bisogna far saltare il blocco del turn over e rivedere i criteri di attribuzione del Fondo sanitario nazionale”.

(Adnkronos) – “Il Sud è il grande dimenticato dal governo di Giorgia Meloni, che lo ha fortemente penalizzato -ha esordito Bonelli-. Di ambiente se ne parla poco ma i processi di desertificazione secondo Ispra, quindi il ministero dell’Ambiente, sono al 50% in Puglia e oltre il 70% in Sicilia. E’ necessario intervenire per importare acqua a popolazioni che non ce l’hanno. Al sud ci sono circa 600mila persone con acqua razionata. Questa è l’Italia del 2025, non c’è acqua potabile nelle case degli italiani”.

Per Bonelli, inoltre, “Giorgia Meloni è responsabile perché non interviene su Arera e non consente l’approvazione dei prezzi zonali, come dice una disposizione dell’Unione europea. Al sud, in alcuni momenti della giornata, l’energia prodotta con le rinnovabili supera il 100% del fabbisogno e se si applicasse il prezzo zonale questo si ridurrebbe del 35-40%. Questo non accade per volontà governo e il prezzo si fa sul gas”.

Infine, il ponte sullo stretto: “Secondo la Finanziaria -prosegue Bonelli- ci sono 3,8mld di euro che possono essere utilizzati solo dopo la delibera del Cipes, altrimenti decadono. Noi presenteremo un emendamento per utilizzare in altro modo le risorse. La nostra proposta è di utilizzare tutti i 13,5mld per costruire 60mila nuova case di edilizia popolare, oppure 60km di metropolitane o 800 km di tramvie. Altro che 100mila posti di lavoro di Salvini, un rilancio dell’economina al sud”.

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