Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Sudan: Msf al Consiglio di Sicurezza Onu, ‘una guerra contro le persone’

13 Marzo 2025

Washington, 13 mar. (Adnkronos) – Christopher Lockyear, segretario generale di Medici Senza Frontiere (Msf), è intervenuto oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla catastrofica crisi umanitaria causata dalla guerra in Sudan, chiedendo la fine delle violenze contro i civili e un rinnovato impegno per fornire aiuti salvavita. La guerra in Sudan è soprattutto “una guerra contro le persone” ha dichiarato.

Le Forze Armate Sudanesi (Saf) – ricorda Msf – hanno bombardato ripetutamente e indiscriminatamente aree densamente popolate. Le Forze di Supporto Rapido (Rsf) e le milizie alleate hanno portato avanti una campagna di violenze, fatta di stupri sistematici, rapimenti, uccisioni di massa, saccheggi di aiuti umanitari e occupazione di strutture mediche. Entrambe le parti hanno assediato città, distrutto infrastrutture civili essenziali e bloccato gli aiuti umanitari. Msf fornisce assistenza medica in 11 dei 18 stati del Sudan, operando su entrambi i fronti del conflitto, secondo i principi umanitari che la contraddistinguono. I team di Msf nel paese hanno segnalato molte volte i livelli preoccupanti di malnutrizione in diverse zone, mentre malattie infettive prevenibili con i vaccini sono in aumento. L’imminente stagione delle piogge acuisce l’urgenza di assicurare alle persone nelle aree devastate dalla guerra forniture alimentari e mediche.

Il messaggio di Msf al Consiglio di Sicurezza è: la guerra in Sudan non può continuare a essere combattuta con un simile disprezzo per le vite dei civili. Dopo quasi 2 anni di combattimenti, la risposta internazionale è stata fin troppo limitata, ostacolata dalle parti in conflitto e aggravata dalla mancanza di responsabilità, risorse e leadership. “Mentre in questa sede si fanno dichiarazioni, i civili rimangono invisibili, senza protezione, bombardati, assediati, stuprati, sfollati, privati di cibo, cure mediche e dignità” ha dichiarato Lockyear. “La risposta umanitaria vacilla, paralizzata dalla burocrazia, dall’insicurezza, dall’esitazione e da quello che rischia di diventare il più grande disinvestimento negli aiuti umanitari della storia”. Lockyear ha fatto appello a un rinnovato impegno nella protezione dei civili e far fronte alle necessità umanitarie. “La crisi in Sudan impone un cambiamento radicale, abbandonando gli approcci fallimentari del passato. La vita di milioni dipende da questo”, ha concluso.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Milano: domestico ucciso, gip convalida fermo, presunto assassino resta in carcere

23 Aprile 2025
Milano, 23 apr. (Adnkronos) – Resta in carcere Dawda Bandeh, il ventottenne gambiano fermato per …

Agli scimpanzé piace bere alcol e lo fanno anche in compagnia

23 Aprile 2025
Milano, 23 apr. (Adnkronos Salute) – Sono seduti in circolo, come tre vecchi amici, al centro un …

25 aprile: Giovani palestinesi chiedono di aprire corteo ‘siamo noi la Resistenza’

23 Aprile 2025
Milano, 23 apr. (Adnkronos) – “Il 25 aprile è una giornata che deve appartenere al popolo, alla m…

Difesa: Conte, ‘bocciatura piano riarmo macigno politico contro Commissione Ue’

23 Aprile 2025
Roma, 23 apr (Adnkronos) – “Lo abbiamo detto subito e siamo andati a denunciarlo anche a Strasbur…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI