Roma, 13 set. (Adnkronos) – “Noi non vogliamo vendetta ma giustizia. Una giustizia che le autorità francesi ci hanno negato. Per noi è una via Crucis che dura da 44 anni”. Lo hanno detto Pietro e Santina Granato, fratelli di Michele Granato, il poliziotto ucciso dalle Brigate Rosse il 9 novembre del 1979 a Roma, intervenendo in conferenza stampa alla sede Stampa Estera a Roma per la presentazione del ricorso, promosso dall’avvocato Walter Biscotti, alla Cedu contro la sentenza del 28 marzo con cui la Corte di Cassazione francese ha reso definitivo il diniego alla richiesta di estradizione presentata dallo Stato italiano, nei confronti dei 10 terroristi italiani, riparati e impuniti in Francia grazie alla dottrina Mitterand.
“Quelli che vivono in Francia sono assassini: uccidevano servitori dello Stato, per loro erano numeri – hanno aggiunto i familiari che vivono in Sicilia – Il nostro ricordo va a quel giorno: appurammo della morte chi dai giornali chi dalle forze dell’ordine. Un dolore che dura da oltre 40 anni”.