Terrorismo: gip Milano, ’19enne pronta a guerra e martirio per causa islamista’
Milano, 5 dic. (Adnkronos) – Hafsa M., la diciannovenne kenyota accusata di arruolamento con finalità di terrorismo, si trova in carcere dopo che il gip meneghino Luca Milani ha convalidato il fermo. Per il giudice, “appare chiaro” come l’indagata, residente a Carugate (Milano), abbia deciso, “dopo un processo di radicalizzazione” accelerato “di partire per i territori di guerra per partecipare alla jihad islamica”.
Nell’ordinanza si specifica come i contatti telefonici con persone localizzate in Turchia “dimostrano come la scelta di partire per i teatri di guerra ed arruolarsi non sia stata una casuale e sconsiderata, ma il frutto di accordi con referenti dello Stato Islamico o altre associazioni terroristiche che operano in quell’area ad esso legate, le quali di fatto l’avrebbero inserita e arruolata nella rete dell’organizzazione criminale al fine di farla partecipare alla commissione di atti di violenza e guerra o comunque per sostenere la causa jihadista”.
L’idea di partire per la Turchia, per poi raggiungere la Siria, rappresenta, in tal senso, “una nitida manifestazione di totale disponibilità” alla causa, peraltro “accompagnata da messaggi pubblicati sui social network o rivolti ad amiche e conoscenti nei quali faceva riferimento alla muhajir /muhajirat, ovvero al sacrificio per la causa islamista”. Gli sforzi fatti dalla diciannovenne per allontanarsi dall’Italia, andando per tre giorni di fila in aeroporto a Orio al Serio (Bergamo) per volare in Turchia, rendono “palese ii suo intento” e rendono concreto il pericolo di fuga.
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