Milano, 20 nov. (Adnkronos) – Mille, duemila fino a diecimila euro. Sono queste le somme, conferite in criptovalute, che i due imprenditori monzesi, simpatizzanti del governo russo, avrebbero intascato per fornire all’intelligence straniera informazioni riservate, immagini o una mappatura puntuale delle zone di città, come Milano e Roma, non coperte da telecamere. E’ uno dei dettagli che emerge dalla chiusura indagine della procura di Milano che riguarda i due ‘soci’, di 34 e 60 anni, indagati per corruzione del cittadino da parte dello straniero aggravata dalla finalità di terrorismo ed eversione. Ai due, perquisiti prima dell’estate, risultano stati sequestrati documenti e dispositivi elettronici.