Milano, 21 nov. (Adnkronos) – I due imprenditori monzesi indagati dal pm di Milano Alessandro Gobbis per corruzione con l’aggravante della finalità di terrorismo ed eversione, progettavano di costituire a Milano, “una rete di ‘case sicure’, ossia strutture ricettive per ospitare cittadini russi in transito sul territorio italiano, omettendone la registrazione e tutelandone la privacy”. E’ uno dei dettagli che emerge dalla chiusura indagine sui legami tra i presunti ‘spioni’ e alcuni presunti componenti dell’intelligence russa.