**Totò Schillaci: il quartiere Cap di Palermo a lutto, ‘lo abbiamo visto crescere, fieri di lui’**
Palermo, 18 set. (Adnkronos) – Un quartiere a lutto, il Cep di Palermo, alla periferia del capoluogo siciliano, che ha visto nascere e crescere Totò Schillaci, il bomber morto questa mattina all’ospedale Civico di Palermo per un tumore al colon. La notizia della sua morte è arrivata al mercato rionale, dove in pochi minuti ha fatto il giro. “Siamo a lutto – dice una signora anziana con i sacchetti in mano – per noi Totò era un vanto. Era riuscito a fare strada, a diventare famoso, era il segno del riscatto”.
Un macellaio che abita vicino alla famiglia di origine di Schillaci, piange. “Siamo cresciuti insieme – spiega – e anche quando era diventato famoso, quando era alla Juve, sua madre mi veniva a chiamare per dirmi ‘E’ tornato Totò’. Siamo devastati, anche se sapevamo che la situazione era davvero critica”. Un amico di Schillaci, Giorgio Masi, che è allenatore del campo di calcio Ribolla al Cep e grande amico del bomber piange e dice: “Era una persona umilissima, che non dimenticherò mai. Il Ribolla esiste grazie a lui, e lui era sempre disponibile e presente con i bambini. Schillaci era un esempio per tutti, per tirare fuori i ragazzi da situazioni difficili. Se ne va una parte della nostra vita…”.
Anche davanti all’ospedale Civico, prima del trasferimento del feretro allo stadio Barbera, si è radunata una piccola folla di palermitani. Luciano Mistretta non lo conosceva di persona ma è venuto lo stesso all’ospedale “per l’ultimo saluto a un mito”.
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