Trieste: legale marito Resinovich, ‘presenza ferite non svela eventuale responsabile’
Milano, 5 dic. (Adnkronos) – “La presenza di ‘ferite’ sul corpo di Lilly non consentono – anche dal confronto con il nostro consulente, il medico legale Raffaele Barisani -, di derivarne il nesso di causa dall’azione di terzi qualsiasi, né, soprattutto, di giungere all’identificazione di un’eventuale responsabile che consenta di mutare l’iscrizione di notizia di reato, ad oggi, contro ignoti”. Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Paolo Bevilacqua, che tutela gli interessi di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, 63 anni, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e trovata senza vita il 5 gennaio 2022.
In attesa di deposito della consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo e “di leggere espressamente le argomentazioni attraverso cui si snodano gli esiti del lavoro svolto ed il giudizio finale di sintesi, rimango prudente in ordine alle prime informazioni che trapelano e circolano così velocemente da un punto di vista giornalistico” aggiunge l’avvocato che ricorda come il marito sia “la più importante” tra le persone offese.
“Confidiamo nel lavoro della Procura perché possa chiarire ogni controverso aspetto dell’accaduto e potremo formarci un’opinione più sapiente una volta letto ed esaminato l’elaborato” conclude l’avvocato Bevilacqua.
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