Tumori, Aiom: “24mila nuovi casi l’anno in Puglia, per ogni paziente 5 vaccini”
Roma, 9 set. (Adnkronos Salute) – Tutti i pazienti oncologici pugliesi dovrebbero essere vaccinati contro le infezioni da pneumococco, influenza stagionale, Hpv, Covid-19 ed Herpes zoster. Invece verso queste importanti immunizzazioni vi sono ancora troppe false credenze e ingiustificate diffidenze, segnala Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) che promuove la campagna nazionale ‘La vaccinazione nel paziente oncologico’. L’iniziativa arriva oggi in Puglia con la terza tappa di un tour in 10 regioni, all’ospedale A. Perrino di Brindisi dove è organizzato un convegno a cui partecipano oncologi medici, associazioni pazienti e altri specialisti del team multidisciplinare oncologico. L’intero progetto – reso possibile con la sponsorizzazione non condizionante di GlaxoSmithKline – vuole incentivare le immunizzazioni delle persone colpite da cancro attraverso un’opera di sensibilizzazione che coinvolge anche caregiver e personale medico-sanitario.
“In Puglia ogni anno registriamo più di 24mila nuove diagnosi di tumore – afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom – Nella nostra regione, così come nel resto d’Italia, sempre più persone riescono a sconfiggere definitivamente il cancro, dopo lunghi percorsi di cura. Per favorire una risposta positiva ai trattamenti e proteggere l’organismo sono fondamentali le vaccinazioni. Notiamo purtroppo tra i nostri pazienti una forte ‘esitazione vaccinale’ dovuta a motivi del tutto irrazionali. Deve essere compito dell’oncologo svolgere un adeguato counseling indirizzato a parenti e familiari. Prevenire infezioni è indispensabile per pazienti fragili, come quelli oncologici. Il rischio – chiarisce – è strettamente correlato allo stato di immunosoppressione dovuto soprattutto alle cure. Nella nostra regione al momento non si segnalano problematiche di accesso alle vaccinazioni che quindi devono essere incentivate in tutta la Puglia”.
“L’Aiom è stata una delle prime società scientifiche al mondo a pubblicare delle linee guida interamente dedicate alle vaccinazioni del malato oncologico – sottolinea Cinieri – E’ un aspetto ormai non più secondario dell’assistenza socio-sanitaria, dal momento che anche un’influenza stagionale può essere molto difficile da affrontare. Inoltre pure il virus che provoca l’Herpes zoster non va sottovalutato, perché determina disseminazioni cutanee e viscerali che possono avere complicazioni anche mortali. E’ disponibile da qualche anno un vaccino ricombinante molto indicato per i pazienti fragili come quelli oncologici. Infine la vaccinazione contro il Covid-19 deve proseguire con richiami annuali come durante la pandemia. L’oncologo dopo un colloquio con l’assistito deve proporre un adeguato ‘calendario vaccinale’. Va modulato sulle condizioni di salute generali del paziente e anche sulle tempistiche delle somministrazioni delle terapie”. La campagna – ricorda una nota – è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione Aiom per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 regioni, prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo (vaccininelpazienteoncologico.it), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.
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