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Tumori, oncologo Ciardiello: ‘”Il cancro colon si può prevenire con stile di vita”

16 Maggio 2025

Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) – “Il tumore del colon-retto è una malattia di grande rilevanza sociale, rappresentando la seconda causa di cancro e di mortalità oncologica a livello mondiale. Ogni anno, circa 50 mila italiani ricevono una diagnosi di tumore del colon-retto. Ma ci sono anche buone notizie: questo tumore può essere prevenuto. La prevenzione primaria, ossia l’eliminazione delle cause del cancro, è fondamentale perché prevenire è sicuramente meglio che curare”. Cosi Fortunato Ciardiello, professore di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli partecipando all’evento ‘Non girarci intorno’ organizzato da Merck Italia, una campagna di sensibilizzazione promossa attraverso il Giro d’Italia, con uno stand informativo allestito in piazza del Plebiscito a Napoli.

“La prevenzione, una dieta mediterranea equilibrata, la ricerca del sangue occulto nelle feci e, se necessario, la pancolonscopia – spiega Ciardiello – sono strumenti essenziali per diagnosticare la malattia in fase iniziale, quando è ancora curabile. Oggi disponiamo di una profonda conoscenza delle caratteristiche biologiche, genomiche e genetiche del tumore, che ci permettono di scegliere le migliori terapie disponibili. Queste includono nuove terapie chirurgiche, la radioterapia e una vasta gamma di farmaci, tra cui quelli a bersaglio molecolare e l’immunoterapia. Grazie a queste innovazioni, il cancro del colon-retto è diventato sempre meno letale e la sopravvivenza è in costante aumento. Tuttavia, la prevenzione resta fondamentale. Questo tumore – rimarca – può essere evitato seguendo principi di sana alimentazione e adottando corretti stili di vita, come evitare il fumo di sigaretta, limitare il consumo di alcol e privilegiare la dieta mediterranea”.

Purtroppo, “il tumore del colon-retto sta diventando sempre più frequente tra i giovani. Dieci anni fa, l’età media di insorgenza era di 65 anni, mentre oggi vediamo sempre più pazienti sotto i 50 anni. Eventi come questo – conclude – sono fondamentali per fornire informazioni corrette direttamente ai cittadini, avvicinandoli a temi cruciali come la prevenzione oncologica”.

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