Ucraina: Rampelli, ‘più produttiva azione Meloni che riunioni Volenterosi’
Roma, 19 mag. (Adnkronos) – “L’obiettivo della pace è condiviso da tutti, Papa Leone lo rafforza ogni giorno, come fece anche Papa Francesco con i suoi appelli. Da tre anni dall’inizio dell’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, è legittimo il desiderio di difendere l’Ucraina. Parte dell’Europa e dell’Occidente vedono le incursioni russe come strumenti per ricostruire sistema imperialista, con un elemento critico che troppo spesso si sottovaluta. Gli Stati Uniti distano da Kiev 9mila chilometri, per noi l’Ucraina è ‘spazio vitale’ geopolitico. Anche per questo è bene che la stessa Russia, una volta terminate le ostilità, riprenda il suo lento percorso democratico e rientri nell’alveo europeo”. Così ha Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della camera, intervenendo ad ‘Agorà’ su Raitre.
“Non è chiaro il perimetro entro cui il gruppo dei Volenterosi agisce -ha aggiunto- l’Unione europea poi ha i propri organismi e dovrebbe muoversi attraverso quelli, invece i Volenterosi pare isolino la stessa presidente Ursula Von Der Leyen per lasciare spazio e visibilità al protagonismo di maniera dei vari leader, in questo caso sembra Macron ad avere bisogno delle foto opportunity. Resta il fatto che i Volenterosi, riunitisi la prima volta, abbiano ragionato insieme sulla possibilità di inviare truppe europee in Ucraina e dunque sembrava questa la loro ragione sociale. Se ci hanno ripensato, meglio, noi non abbiamo condiviso questa ipotesi. La perplessità sul secondo incontro è comprensibile, visto che il presidente Meloni gioca un’altra partita per nome e per conto dell’Europa: impedire che si rompa l’alleanza storica con gli Stati Uniti, fare dell’Italia la cerniera euro-atlantica, ricordando i valori fondamentali e irrinunciabili dell’Occidente. Se avesse partecipato, conoscendo l’opposizione pregiudiziale della sinistra, l’avrebbero accusata di essere una guerrafondaia e di voler spendere più soldi per gli armamenti. È stata -ha concluso Rampelli- per la costruzione della pace, più utile la presenza di Meloni negli Usa a colloquio con Trump e l’incontro con il suo vice Vance e Ursula von der Leyen ieri a Palazzo Chigi che le improduttive riunioni fatte dai Volenterosi fino adesso”.
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