Ucraina: Tajani, ‘non mandiamo militari perché c’è spettro III guerra mondiale’
Roma, 5 giu. (Adnkronos) – “Non c’entra niente la campagna elettorale, non è che noi non mandiamo i soldati italiani perché siamo in campagna elettorale, qui si parla di vite umane. Si parla di guerra con lo spettro della terza guerra mondiale. Siamo stati sempre molto prudenti, grandi difensori della pace, grandi sostenitori di tutte le iniziative diplomatiche”. Lo ha detto a Coffe Break, su La7, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo alla domanda se avremmo autorizzato l’uso delle armi italiane a Kiev per colpire il territorio russo se non ci fosse stata la campagna elettorale per le Europee.
“Io credo che a volte bisogna essere più prudenti”, ha proseguito Tajani riferendosi alla decisione, contraria a quella dell’Italia, di Francia Germania. “Mandare soldati a combattere in territorio ucraino è un errore, usare le armi per colpire il territorio russo, secondo me, è un altro errore. Noi continueremo a dare sostegno con materiale militare alla Ucraina, però le nostre armi potranno essere usate contro i russi in territorio ucraino, cioè per proteggere l’indipendenza e la libertà dell’Ucraina”.
“Noi non siamo in guerra con la Russia e neanche la Nato lo è – ha concluso il ministro – Una cosa è difendere l’indipendenza dell’Ucraina e il diritto internazionale, perché nessuno può invadere un altro paese con le proprie forze armate, un conto è entrare in guerra con la Russia. E noi non siamo in guerra con Mosca”.
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