**Ue: Draghi, ‘tempo tecnocrazia finito, democrazia unica via pessimisti restino a casa’**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) – “La strada della tecnocrazia è finita, è finita tanto tempo fa, è servita per fare l’avvio” all’Europa, dove ora l”‘unica strada è quella della democrazia, questa passa per il Parlamento europeo e per quelli nazionali”. Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano. L’idea di Ue, fa notare l’ex numero uno della Bce, è cambiato: un tempo mandare qualcuno nelle istituzioni europee “era un modo per pensionare qualcuno che meritava un premio, tanti anni fa queste cose venivano viste così”. Ora non più. “E la difficoltà in cui si sta trovando questa Commissione dipende esclusivamente da chimiche di politiche nazionali: questo, per quanto renda complesso il processo europeo, è un segnale positivo”, segno che ora l’Europa fa la differenza. “E per prendere grandi decisioni bisogna che i cittadini europei si riconoscano” nell’Ue.
A chi gli fa notare che lui sull’Europa è stato sempre ottimista, “se si vuole essere pessimista – scherza – bé, il pessimista resti a casa. Il discorso europeo – riconosce poi Draghi – è tendenzialmente pessimista, tra chi sostiene che si potrebbero fare tante più cose e non si riesce o di chi sostiene che in Europa si è fatto troppo e ‘non vedo perché si debbano impicciare di cose nostre’. Dunque due lati pessimisti, negativi. Ma in realtà, quando poi guardiamo storicamente, vediamo che gli ottimisti hanno sempre avuto ragione sull’Europa, nell’arco di 20-30-40 anni. Dunque essere ottimisti quando si parla di Europa vuol dire essere realisti”.
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