**Ue: media, ‘raggiunto accordo con Canada per adesione a Safe’**
Bruxelles, 1 dic. (Adnkronos) – Il Canada avrebbe raggiunto un accordo definitivo per aderire al programma Safe. Lo rende noto Politico, che cita due diplomatici Ue e sottolinea come si tratti della prima adesione di un Paese extra-Ue al programma di prestiti dell’Unione da 150 miliardi di euro pensato per investire nell’industria della difesa e favorire l’approvvigionamento congiunto. La svolta rappresenta il culmine di mesi di negoziati ed è stata comunicata direttamente ai ministri presenti al Consiglio affari esteri in formato difesa che si è tenuto stamattina, durante il quale il commissario Ue alla Difesa Andrius Kubilius avrebbe informato le delegazioni che i negoziati con Ottawa si erano conclusi.
“L’adesione del Canada al programma Safe garantisce a Ottawa l’accesso a progetti di difesa finanziati congiuntamente e consente alle aziende canadesi di partecipare a progetti di approvvigionamento congiunto sostenuti dall’Ue. Per Bruxelles, assicurarsi un partner del G7 rafforza la credibilità del Safe mentre cerca di coordinare la domanda di armi a lungo termine e potenziare la base industriale della difesa europea”, evidenzia la testata, ricordando che secondo le regole il valore extra-Ue di un sistema d’arma finanziato da Safe non può superare il 35%. Grazie all’accordo, il Canada potrà sforare questo limite, a fronte del pagamento di una commissione “commisurata ai benefici che il Paese partner e le sue entità dovrebbero trarne”, tenendo conto di pil nazionale, competitività industriale e profondità della cooperazione con i produttori europei, rivela Politico.
Nel corso dei negoziati, il cui termine previsto era ieri, si sarebbe parlato anche delle condizioni sul controllo della proprietà intellettuale e i limiti sugli input extra-Ue per sistemi sensibili tra cui droni, sistemi di difesa missilistica e abilitatori strategici. Venerdì il Regno Unito ha reso noto che i colloqui paralleli per la propria adesione a Safe sono naufragati, cosa che alcuni media internazionali hanno addotto a provonfe differenze sull’entità dei pagamenti compensativi per sforare la soglia del 35%. Nel mentre, Kubilius ha annunciato via social che tutti i 19 paesi Ue partecipanti hanno presentato i loro piani di spesa che saranno finanziati da prestiti Safe a basso interesse, aggiungendo che 15 di essi hanno incluso forme di sostegno all’Ucraina nei loro piani per “miliardi, non milioni”.
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