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Usa, rifugiata ucraina uccisa a Charlotte: polemiche su sicurezza e salute mentale

10 Settembre 2025

Washington, 10 set. (Adnkronos) – L’accoltellamento mortale della 23enne rifugiata ucraina Iryna Zarutska, a bordo di un treno a Charlotte, sta infiammando – secondo vari media americani – il dibattito su sicurezza pubblica, salute mentale e immigrazione negli Stati Uniti. La giovane, fuggita dalla guerra in Ucraina, è stata uccisa da Decarlos Brown Jr., 34 anni, senzatetto con una lunga storia di arresti e problemi psichiatrici. Secondo la polizia – e da quanto si vede dai video delle telecamere di sicurezza circolati online – Brown ha colpito Zarutska più volte con un coltello, infliggendole una ferita mortale alla gola, in un attacco descritto come “non provocato”. L’episodio, inizialmente quasi ignorato dai media nazionali, è diventato virale solo dopo la diffusione del video-shock dell’aggressione.

La tragedia ha scatenato un’ondata di reazioni politiche e mediatiche, con numerosi commentatori Maga che hanno evocato il caso di Daniel Penny, l’ex marine che nel 2024 su un treno della metropolitana di New York uccise con una presa al collo Jordan Neely, un senzatetto con gravi disturbi mentali che stava minacciando i passeggeri. Penny, accusato di omicidio colposo, fu assolto nel dicembre 2024, diventando simbolo per alcuni di coraggio civile e per altri di violenza ingiustificata. Un nuovo post che sta girando su X e Truth Social, riassume la posizione di molti commentatori Maga sulla vicenda: “Without Daniel Penny, you get Iryna Zarutska” (“Senza Daniel Penny, ottieni Iryna Zarutska”).

Tra i commentatori più decisi della vicenda, c’è sicuramente il vicepresidente Jd Vance, che su X ha ricollegato i due episodi: “Daniel Penny ha impedito che questo accadesse in una metropolitana di New York. Invece di ringraziarlo, molti lo hanno odiato per questo”. In un altro post, ha attaccato i leader democratici e la sindaca democratica di Charlotte Vi Lyles: “Le forze dell’ordine hanno arrestato questo delinquente 14 volte. Non è la politica ad aver fallito, sono i politici deboli come voi che continuano a farlo uscire di prigione”. E ancora in un altro post: “La grande menzogna dei Democratici sulla criminalità violenta è che questa sia ‘sistemica’ e quindi nessuno ne sia davvero responsabile. La realtà è che la stragrande maggioranza dei crimini violenti è commessa da un piccolo numero di persone, e dovremmo metterli in prigione”.

Anche Donald Trump è intervenuto con toni durissimi su Truth Social, chiedendo la pena capitale per l’assassino di Iryna: “L’animale che ha ucciso così violentemente la bella ragazza ucraina, venuta in America in cerca di pace e sicurezza, dovrebbe essere sottoposto a un processo ‘rapido’ (non c’è dubbio!) e condannato alla pena di morte. Non ci possono essere altre opzioni!!!”. Già ieri la Casa Bianca, attraverso la portavoce Karoline Leavitt, aveva accusato i media di “ipocrisia”, affermando che “molti giornalisti hanno speso fiumi d’inchiostro per diffamare Daniel Penny, ma non si preoccupano di raccontare la storia di un vero assassino”.

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