app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Valentine Debord: “Su automotive ritardo di dieci anni, Stellantis investa in ricerca e sviluppo”

29 Novembre 2024

Milano, 29 nov. (Adnkronos) – La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”.

La sfida per i gruppi come Stellantis o Renault è quella di mantenere in Europa lo sviluppo e la ricerca sulla tecnologia per l’elettrico e le batterie in modo “da non dover solo importare quanto prodotto dalla Cina”.

Un problema di “consumi e acquisti” dettato anche da “un ritardo rispetto ai suoi concorrenti asiatici di dieci anni che dobbiamo recuperare aiutando i settori della ricerca e dello sviluppo a essere più uniti” dice all’Adnkronos la vicepresidente della regione del Grand Est, Valerie Debord. Il Grand Est francese è una delle 36 Regioni facente parte dell’Automotive Regions Alliance, insieme a 9 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria); alle quali si aggiungono altre 26 regioni europee dei più importanti Paesi del continente, fra cui Germania, Spagna e Francia. Insieme questi territori alimentano un pil pari a 5.000 miliardi di euro (superiore dell’8,7% rispetto alla media europea), il 34% del prodotto interno lordo europeo, oltre a rappresentare complessivamente 134 milioni di cittadini europei.

Questo potrebbe far sì che i prezzi diventino più bassi. Dalla Cina arrivano prodotti che non rimpiazzano quanto realizzato, ad esempio, dalla Germania, ma altri modelli che “ci fanno una forte concorrenza”. L’industria automotive è fondamentale per la prosperità dell’Europa. Il settore automobilistico dà lavoro direttamente e indirettamente a 13,8 milioni di persone, il 6,1% dell’occupazione totale dell’Unione.

2,6 milioni di persone lavorano nella produzione diretta di veicoli a motore, pari all’8,5% dell’occupazione dell’Unione nel settore manifatturiero. Inoltre, l’Unione Europea è tra i maggiori produttori mondiali di autoveicoli e il settore rappresenta il maggior investitore privato in ricerca e sviluppo. . Tra fine del 2022 e fine del 2023, il numero di autovetture elettriche a batteria è aumentato del 49% e sta per raggiungere i 4,5 milioni di veicoli. Nonostante l’aumento registrato negli ultimi anni, le autovetture alimentate con carburanti alternativi o a batteria rappresentano solo una minoranza delle nuove immatricolazioni di autovetture nell’Ue nel 2023, ancora dietro a quelle a benzina e diesel (comprese le ibride). Ciò si riflette nella quota di autovetture alimentate da carburanti alternativi tra le autovetture di nuova immatricolazione, che nella maggior parte dei Paesi è ancora inferiore al 20%. Nel 2023 il numero di autovetture elettriche a batteria nei Paesi dell’Unione ha superato 4,4 milioni, con un incremento di circa 89 volte rispetto al 2013 e di 12 volte rispetto al 2018. I tassi di incremento più elevati sono stati registrati tra il 2019 e il 2020 (85,2%) e tra il 2020 e il 2021 (77,5%).

Valerie Debord non lascia spazio a dubbi: “Abbiamo dieci anni di ritardo e dobbiamo recuperarli”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Natalità, de Comasema (Merck): “Con Fertility benefit sosteniamo trattamento fertilità”

13 Dicembre 2024
Rima, 12 dic. (Adnkronos Salute) – “Come azienda abbiamo delle responsabilità con le persone e la…

Logico, “Tassa salva-calcio su scommesse online in legge di bilancio sarebbe ingiustificabile”

13 Dicembre 2024
Roma, 12 dic. – (Adnkronos) – Ingiustificabile, dannosa e discriminatoria. Questo il giudizio dei…

Soldati Ue in Ucraina, dibattito aperto su richiesta di Kiev. Ma Varsavia frena

13 Dicembre 2024
Varsavia, 12 dic. (Adnkronos/Afp) – Un contingente di caschi blu europeo da dispiegare in Ucraina…

Nato, allarme Putin: “E’ una minaccia”. Trump: “No Atacms contro Russia”

13 Dicembre 2024
(Adnkronos) – La Russia è una minaccia per la Nato. Vladimir Putin si prepara ad un confronto a l…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI