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Aborto: 63.600 Ivg in Italia nel 2021, in calo soprattutto tra le più giovani

6 Ottobre 2023

Roma, 6 ott. (Adnkronos Salute) – In Italia, nel 2021, sono state notificate 63.653 interruzioni volontarie di gravidanza. Il dato conferma il continuo andamento in diminuzione dal 1983, con un calo del 4,2% rispetto al 2020. Questa la fotografia scattata dalla Relazione sull’attuazione della legge 194, riferita al 2021, trasmessa al Parlamento dal ministro della Salute e pubblicata sul portale del ministero.

Anche il tasso di abortività (il numero di Ivg su 1.000 donne di età 15-49 anni residenti in Italia) conferma il trend in diminuzione del fenomeno: è risultato pari a 5,3 per 1.000 nel 2021 (-2,2% rispetto al 2020). Il dato italiano rimane tra i valori più bassi a livello internazionale, si sottolinea nella relazione. Nel 2021 il numero di aborti è diminuito in tutte le aree geografiche e in tutte le fasce di età rispetto al 2020, in particolare tra le più giovani. I tassi di abortività più elevati restano nelle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Tra le minorenni, il tasso di abortività nel 2021 è risultato pari a 2,1 per 1.000 donne. Le minorenni che hanno effettuato una Ivg sono state 1.707, il 2,7% del totale degli interventi praticati in Italia, “dato costantemente inferiore a quello di Paesi Europei con analoghi sistemi socio-sanitari”.

Dopo un aumento nel tempo, negli ultimi anni le Ivg tra le donne straniere hanno mostrato una tendenza alla diminuzione, ma restano più numerose rispetto alle italiane (12,0 per 1.000 donne rispetto a 5,0 per 1.000).

La percentuale di Ivg effettuate da donne con precedente esperienza abortiva continua a diminuire dal 2009 ed è risultata pari al 24% nel 2021. L’evoluzione della percentuale di aborti ripetuti – si legge nella Relazione – conferma che la tendenza al ricorso all’aborto nel nostro Paese è in costante diminuzione, ormai anche tra le cittadine straniere; il fenomeno è spiegabile presumibilmente con il maggiore e più efficace ricorso a metodi per la procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della Legge.

Anche per il 2021 risulta prevalente il ricorso al consultorio familiare per il rilascio della certificazione necessaria alla richiesta di Ivg (42,8%), rispetto agli altri servizi (medico di fiducia 20,3%, Servizio ostetrico-ginecologico 34,9%).

Continua ad aumentare la percentuale di interventi effettuati precocemente, quindi meno esposti a complicanze: il 61,7% è stato eseguito entro le 8 settimane di gestazione (rispetto al 56,0% del 2020), il 21,7% a 9-10 settimane, il 9,9% a 11-12 settimane e il 6,7% dopo la dodicesima settimana. Sono in diminuzione i tempi di attesa, pur persistendo “una non trascurabile variabilità” fra le Regioni.

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