Al via a Roma congresso di otorinolaringoiatria
Roma, 26 mag. (Adnkronos Salute) – Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di numerose altre cariche istituzionali, tra cui il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, ha preso il via al centro ‘La Nuvola’ di Roma il 108esimo congresso nazionale della Società italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico facciale (SIOeCHCF), i cui lavori si chiuderanno sabato 28 maggio. Il congresso, che celebra anche il 130esimo anniversario della società scientifica, in questi giorni affronterà tutte le specialità medico chirurgiche di una disciplina complessa che abbraccia le competenze audiofoniatriche, dalla laringe alla sordità fino alle apnee notturne Osas e alle vertigini. E ancora con focus sulla chirurgia e i tumori del distretto testa collo, dal melanoma del volto al neurinoma dell’acustico.
“Per molti lo specialista Orl è ancora colui che deve essere valutato per quante tonsille opera o per quante otiti diagnostica – spiega Gaetano Paludetti, presidente del congresso e direttore del Dipartimento Universitario Testa Collo Organi di senso e direttore Sezione di Otorinolaringoiatria Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs Università Cattolica Sacro Cuore Roma -. In realtà, oggi, copriamo l’intera area testa collo: da un’oncologia complessa e difficile specie dal punto di vista chirurgico, all’applicazione di protesi impiantabili come gli impianti cocleari, dispositivi medico elettronici sviluppati per persone con perdita dell’udito da grave a profonda”.
L’impianto, in particolare, “trasforma i suoni in segnali elettrici inviati direttamente al nervo acustico – sottolinea Paludetti – così da aggirare le aree danneggiate dell’orecchio. Ma ci occupiamo anche delle patologie mediche e chirurgiche dell’orecchio medio, interno e della base cranica laterale, di tutte le patologie del naso dei seni paranasali e della base del cranio anteriore, dei disturbi ostruttivi del sonno, delle patologie delle ghiandole salivari ed infine anche di problematiche estetiche del volto. Rientrano nella specialità anche i trattamenti riabilitativi e, quindi, non chirurgici dei disturbi della voce, dell’udito e del linguaggio. Come si vede, si tratta di un ventaglio molto ampio di problematiche che rende la nostra specialità spesso difficile da inquadrare anche da parte dei legislatori che talvolta non sembrano ben comprenderne i confini”.
“L’otorinolaringoiatria è, essenzialmente, una disciplina chirurgica della testa e del collo – ribadisce Domenico Cuda, presidente SIOeCHCF e direttore Uoc di Otorinolaringoiatria ospedale ‘Guglielmo da Saliceto’ di Piacenza -. I nostri specialisti eseguono ogni anno circa 230.000 interventi chirurgici. Quotidianamente nei nostri reparti sono eseguiti interventi sulle ghiandole salivari maggiori come la parotidectomia, sulla tiroide, interventi di asportazione di cisti del collo, linfoadenoctomie, tracheotomie. Dagli otorinolaringoiatri è eseguita poi la maggior parte delle procedure di chirurgia oncologica di questi distretti come laringectomia, svuotamenti linfatici, resezioni del cavo orale e della faringe. In molti centri sono praticate complesse procedure chirurgiche per le patologie della base cranica laterale e anteriore, territori di confine con la disciplina neurochirurgica. Sono, inoltre, diffusamente eseguiti interventi sull’orecchio che spaziano dalla cosiddetta bionica uditiva a interventi sul naso e sulle cavità paranasale oltre, infine, ad alcune procedure ‘minori’ come la tonsillectomia e l’adenoidectomia”.
Tale attività chirurgica “richiede molto spesso il supporto di tecnologia dedicata – sottolinea Cuda – come microscopi, esoscopi, endoscopi ad alta definizione, robot, navigatori, laser di differente natura per risultati più accurati e sicuri. L’attività dell’otorinolaringoiatra, però, contempla anche raffinate diagnosi strumentali, endoscopiche, funzionali e la pianificazione di programmi riabilitativi attuati da altri professionisti sanitari come audioprotesisti e logopedisti ed è fortemente orientata ai temi della prevenzione e dell’educazione sanitaria”.
Coerentemente “a questa vocazione – conclude l’esperto – nel 2021 abbiamo organizzato iniziative di prevenzione oncologica sulle tumefazioni del collo e sui tumori del cavo orale. Recependo, poi, le raccomandazioni dell’Oms lo scorso 1 aprile siamo inoltre andati nelle scuole per allertare i nostri giovani sui rischi per l’udito derivanti dall’ascolto di musica ad alto volume e abbiamo messo a disposizione le nostre strutture per uno screening gratuito. In sostanza ci prepariamo al futuro, alla sanità che viene ridisegnata con i DM70 e 71 del ministero della Salute. Siamo pronti alla medicina di precisione – assicura – sia nelle terapie mediche con i nuovi farmaci biologici per la poliposi o per l’oncologia, sia nelle terapie chirurgiche con dispositivi impiantabili personalizzabili e robot sempre più performanti. Siamo pronti a forme più mature di telemedicina. Ecco- conclude – il futuro dell’otorinolaringoiatria è già qui”.
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