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Al via Resistimit, 30 centri infettivologici uniti contro super batteri

20 Ottobre 2023

Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) – Partito il progetto ‘Resistimit’, un registro dinamico e una piattaforma software contro i germi multiresistenti o ‘super batteri’, emergenza in ospedali e Rsa che in Italia causa 15mila morti l’anno. “Il progetto Resistimit si estende a 30 centri infettivologici a livello nazionale, 10 in ogni area geografica tra Nord, Centro e Sud, per un’attività di sorveglianza e la condivisione di dati attualizzati su trend epidemiologici, caratteristiche dell’infezione, mortalità associata all’infezione”. Lo spiega Marco Falcone, segretario della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “L’Italia resta il primo Paese europeo per numero di infezioni e di morti, con circa 15mila decessi l’anno stimabili come causati da microrganismi resistenti agli antibiotici – evidenzia Falcone – Come indicato dai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2050 l’antibiotico-resistenza sarà la prima causa di morte a livello globale, provocando 10 milioni di decessi”.

Entra quindi nel vivo il progetto nazionale della piattaforma clinica ‘Resistimit’, realizzato dalla Simit per combattere i microrganismi multiresistenti agli antibiotici, fenomeno in crescita in tutta Europa, con l’Italia che è tra i Paesi con le peggiori performance. “A caratterizzare l’iniziativa sono il registro dinamico italiano sullo studio delle infezioni da germi multiresistenti, che coinvolge 30 centri infettivologici suddivisi tra Nord, Centro e Sud in un sistema di sorveglianza molto solido, e una piattaforma software per la messa in rete di questi dati, che tramite intelligenza artificiale diventeranno utile strumento anche per definire futuri scenari. Proprio per rafforzare questa rete nelle tre zone del Paese, Simit ha organizzato tre convegni a Roma, Napoli e Milano che favoriranno la strutturazione di questa sinergia”, sintetizzano gli infettivologi.

A far partire ‘Resistimit’ a fine 2022 sono stati dieci centri pilota, dislocati in tutte le aree del Paese: Roma con Spallanzani, Tor Vergata e Umberto I, Napoli con Cotugno e Federico II, Bari, Foggia, Palermo, Pisa, Varese, Modena, Perugia, Padova. “Il progetto ora si estende su 30 centri infettivologici a livello nazionale, dieci in ogni area geografica tra Nord, Centro e Sud – ricorda Falcone – Queste 30 unità operative di malattie infettive svolgeranno un’attività di sorveglianza e condivideranno dati continuamente attualizzati su trend epidemiologici, caratteristiche dell’infezione, mortalità associata all’infezione e altri parametri utili. Oggetto di studio saranno batteri, funghi, virus e ogni altro microrganismo resistenti ai farmaci. I nostri centri clinici devono fornire ai decisori, compresa Aifa, un supporto tecnico-scientifico basato su dati di ‘real-life’ per dimostrare efficacia e sicurezza dell’uso degli antibiotici nel nostro Paese. Gli antibiotici restano un prezioso strumento salvavita, ma devono essere usati con consapevolezza”.

Oltre alla sinergia tra i vari centri infettivologici, il progetto ‘Resistimit’ si contraddistingue per la funzione innovativa degli strumenti tecnologici. “La piattaforma software che utilizzeremo permetterà non solo di mettere in rete tutti i dati di ‘real life’, ma anche di determinare un sistema di analisi dei dati stessi tramite l’intelligenza artificiale con analisi predittive – evidenzia Falcone – Ciò significa che avremo la possibilità di anticipare le diagnosi, identificare il miglior trattamento, individuare i casi più complessi, fino a migliorare la gestione delle infezioni e ridurre la mortalità. Questo trasforma la ricerca da statica a dinamica”.

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