Alcol: Fantini, ‘danni a salute tema serio, no al gossip e alle solite litigate tra scienziati’
Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) – “Il danno da alcol rappresenta un tema serio su cui fare informazione seria, senza fare del gossip stupido o le solite litigate tra scienziati che lasciano il tempo che trovano”. Così Massimo Fantini, direttore Ricerca e sviluppo di Precision Biologics negli Usa, esperto di oncologia e immunoterapia, interviene sulla polemica sui danni del vino dopo la decisione irlandese di affiggere sulle bottiglie avvertenze per la salute come quelle sui pacchetti delle sigarette.
“Il tema è molto serio – sottolinea Fantini in una serie di tweet – discutere se 1 o 2 bicchieri di vino a settimana ti fanno venire il cancro o la cirrosi epatica o quanti centilitri di alcol usare in ogni bicchiere o se mi sono bevuto 2 bicchieri di vino 2 anni fa allora rischio di morire – commenta – sinceramente lo trovo stucchevole e poco utile. I due messaggi seri che devono essere veicolati sono: ridurre al minimo il consumo di alcolici per ridurre i ischi alla salute correlati all’alcol e fare campagne di informazione serie per contrastare il fenomeno di abuso di alcol tra i giovani”.
Riguardo al primo punto, la correlazione tra consumo di alcolici e danni alla salute, “è vero che non esiste una dose minima ritenuta sicura e che il rischio 0 si ha non consumando alcolici per nulla? Sì, è vero – chiarisce l’esperto – Questo concetto si può applicare nella vita reale? No!! Per questo serve informazione adeguata e, soprattutto, che possa essere seguita dal grande pubblico, altrimenti si parla di fuffa. Se dovessimo seguire la strategia rischio 0, supermercati, pub, ristoranti, discoteche, bar dovrebbero vendere solo bevande analcoliche, enoteche, liquor store, eccetera dovrebbero chiudere. Non succederà mai! Quindi, chi vi parla di smettere di bere per sempre per arrivare a rischio 0 parla di una cosa fuori della realtà. Facciamo, invece, informazione seria. Il concetto che deve passare è quello di riduzione del consumo di alcolici – rimarca – per ridurre i rischi di sviluppare malattie associate all’alcol”.
Citando un articolo pubblicato su ‘Jama Network Open’, Fantini ribadisce che “il messaggio è ridurre al minimo il consumo di alcolici”. E ricorda che, oltre al cancro, “il consumo di alcol causa diversi danni a diversi organi, tra cui stomaco, intestino, fegato, cuore e cervello. Vi invito a leggere le informazioni del ministero della Salute sui danni da alcol”.
Il secondo aspetto da considerare, per l’esperto, è il “preoccupante fenomeno di abuso di alcol nei giovani e giovanissimi: questo è un tema importantissimo che dovrebbe riempire le pagine dei giornali. L’abuso di alcol nei giovani ha un impatto sociale a più livelli: aumento di morti per incidenti stradali nei giovani; rischio di sviluppare problemi cerebrali, cardiaci, epatici e cancro al di sotto dei 40-50 anni, soprattutto se si inizia a bere senza controllo già prima dei 18 anni; problemi sociali da dipendenza da alcol. Come riportato dai Cdc americani, ogni anno l’abuso di alcol causa quasi 4.000 morti negli under 21 – evidenzia Fantini – e una serie di problemi sociali molto preoccupanti come, appunto, aumento di incidenti stradali, aumento di malattie sessualmente trasmissibili per l’aumento di sesso occasionale non protetto fatto da ubriachi, aumento di reati dovuti a comportamenti molesti dati dall’abuso di alcol, danni irreversibili allo sviluppo celebrale, danni allo sviluppo”.
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