Bellezza, da medici estetici 5 regole per interventi in sicurezza

Roma, 6 ago. (Adnkronos Salute) – Ridefinire i contorni del volto, cancellare le occhiaie, ridurre le rughe e migliorare l’aspetto e il tono della pelle. Ma come orientarsi, nella pratica, fra trattamenti, professionisti e promesse pubblicitarie? Ecco 5 cose da sapere per una medicina estetica sicura.
Gli esperti della Federazione italiana medici estetici (Fime) avvertono: 1) Non è solo una ‘punturina’. Filler, botulino, laser e fili sono atti medici veri e propri che comportano, inevitabilmente, dei rischi, di cui il paziente deve essere preventivamente informato. Vanno eseguiti solo da medici laureati, abilitati all’esercizio della professione e con formazione specifica. “Chi si improvvisa medico estetico può mettere a rischio la salute delle persone, anche con interventi che sembrano banali – mette in guardia Raffaele Rauso, presidente del Congresso Fime che si terrà a Napoli dal 12 al 14 settembre -I pazienti hanno il diritto di sapere a chi si stanno affidando e devono anche informarsi sui trattamenti a cui vengono sottoposti, chiedendo quale tipo di filler o tossina botulinica viene iniettata nel proprio corpo”; 2) Attenzione al “troppo, troppo presto”. Sempre più giovanissimi richiedono labbra voluminose e zigomi scolpiti, ispirandosi a influencer e modelle ritoccate, spesso con l’aiuto di filtri non dichiarati. I social hanno un ruolo determinante in queste scelte, con il risultato di avere tratti omologati e volti già sovratrattati a 22 anni. “La medicina estetica non deve rincorrere mode: deve valorizzare l’identità individuale e prevenire l’eccesso – spiega Rauso – Chi inizia presto, senza guida, rischia di vedersi peggio col tempo”.
3) Volume con intelligenza: i filler sono cambiati. Oggi i filler non si iniettano più superficialmente nella pelle: si posizionano in profondità, sul periostio o nei cuscinetti adiposi, per sostenere e proiettare, senza gonfiare. E’ l’era dell’approccio tridimensionale. “Il filler non serve solo a riempire: sostiene, modella, migliora la qualità dei tessuti, ma va saputo usare. Un bravo medico sa quando fermarsi e dove agire per evitare risultati artificiali”, chiarisce il presidente del Congresso Fime; 4) Non solo volume: anche i muscoli si trattano. Spesso il cedimento del volto non dipende solo dalla perdita di volume, ma anche dall’attività di muscoli che “tirano verso il basso”. Si può intervenire con miomodulazione tramite filler o botulino nel terzo inferiore del viso. “Queste tecniche consentono risultati naturali senza esagerazioni – sottolinea Rauso – Al congresso le mostreremo live, perché i medici imparino a trattare non solo il volto in modo statico, ma anche il suo movimento”; 5) Approccio olistico e integrazione: la vera sicurezza. Il futuro della medicina estetica è combinare filler, laser, tecnologie e neuromodulatori in modo intelligente. Non esistono più trattamenti isolati, ma strategie personalizzate. “Un filler mal posizionato o un laser usato male possono causare danni. Al contrario, quando ben integrati, questi strumenti si potenziano a vicenda. La sicurezza nasce dalla visione d’insieme e dall’esperienza clinica”, conclude Rauso.
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