Caldo: ghiaccio e rischio salute, le regole per bar, ristoranti, pub e discoteche
Roma, 17 giu. (Adnkronos Salute) – Il ghiaccio usato per raffreddare cocktail e bibite può essere insidioso per la salute, come ci ricordano anche recenti fatti cronaca: solo pochi giorni fa 25 persone finite in ospedale dopo aver consumato drink in discoteca . “Lavori di ricerca dell’Università degli Studi di Palermo e analisi effettuate sul territorio da parte degli organi preposti alla verifica delle condizioni igieniche, di produzione, di conservazione e di manipolazione, dimostrano che il ghiaccio può essere fonte di pericolo per il consumatore se non vengono osservate le corrette procedure di produzione, mantenimento e somministrazione”, sottolinea una nota dell’Inga, l’Istituto nazionale ghiaccio alimentare, evidenziando che “non sempre, purtroppo, coloro che operano in questo settore attuano tutte quelle procedure sulla qualità del prodotto prescritte dalla legge”.
L’Inga, in particolare, pone l’attenzione sulle modalità di osservazione delle norme “per una corretta sanificazione e gestione sia degli spazi e delle persone sia delle macchine produttrici di ghiaccio, per non incappare in un potenziale rischio per la salute del consumatore”. L’Istituto, infatti, in collaborazione con il ministero della Salute, per “offrire a esercenti e consumatori uno strumento utile, ha elaborato da tempo, “il manuale di corretta prassi igienica per la produzione industriale e l’autoproduzione di ghiaccio alimentare” che “è corredato da una check list che dà tutte le indicazioni operative per una produzione che tuteli al meglio il consumatore.
Ecco le corrette pratiche da seguire nella produzione affinché il ghiaccio risulti privo di contaminanti fisici, chimici e soprattutto biologici per essere sicuro: utilizzare solo acqua potabile conforme alle normative; sanificare regolarmente i macchinari di produzione e stoccaggio; evitare pratiche scorrette, come prendere il ghiaccio con i bicchieri o mani nude; formare adeguatamente il personale Haccp anche sull’uso e la manipolazione del ghiaccio. Inoltre, tra le varie soluzioni, “Inga suggerisce anche l’ipotesi di approvvigionamento presso aziende certificate Inga produttrici di ghiaccio alimentare, in grado di assicurare il massimo livello di qualità ed igiene. L’Autorità preposta al controllo del rispetto della normativa vigente sul territorio è sempre di più attenta a questo mercato spesso nel passato sottovalutato, ma che è invece rilevante in quanto è entrato ormai quotidianamente nelle consuetudini alimentari italiane”.
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