Caldo: medici pronto soccorso, ‘crescono accessi, afa prolungata è rischio per fragili’
Roma, 21 giu. (Adnkronos Salute) – “Stiamo notando un incremento nei pronto soccorso, seppur moderato per ora, degli accessi legati all’ondata di caldo. Ad arrivare sono soprattutto i fragili, ovvero gli anziani, chi ha malattie croniche e chi è allettato. Siamo però preoccupati perché un’ondata così prolungata non si era mai vista e se durerà ancora può essere un rischio ancora maggiore per queste persone con una salute precaria, penso ai cardiopatici, a chi ha problemi respiratori e ai pazienti con scarsa autosufficienza”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Fabio De Iaco, presidente nazionale della Simeu, la Società italiana di Medicina di emergenza urgenza.
Cosa fare? “Le regole sono sempre le stesse e ormai le ripetiamo da anni – ricorda De Iaca – Quello che purtroppo accade è che nei fragili e cronici i meccanismi di allarme sono molto meno leggibili rispetto ai sani. Quindi se non si intercettano la salute dei pazienti degenera velocemente e si arriva al pronto soccorso”. Il ministero della Salute raccomanda 10 consigli utili nel caso delle ondate di calore: di uscire di casa nelle ore meno calde della giornata; indossare un abbigliamento adeguato e leggero; rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro; ridurre la temperatura corporea; ridurre il livello di attività fisica; bere con regolarità ed alimentarsi in maniera corretta; adottare alcune precauzioni se si esce in macchina; conservare correttamente i farmaci; adottare precauzioni particolari in caso di persone a rischio. Proprio su quest’ultimo punto, i presidente dei medici dell’emergenza urgenza lancia un suggerimento: “Sentire il medico di famiglia per i casi non acuti e urgenti, la risposta di una rete di cure domiciliari può evitare dei ricoveri in ospedale”.
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