Carta diritti persone con sclerosi multipla, raggiunte 61mila firme
Roma, 31 mag. (Adnkronos Salute) – A un anno dal lancio della versione rinnovata della Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla e patologie correlate, il 30 maggio 2022, da parte di Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, continua la raccolta d firme sul sito agenda.aism.it. Le firme per la sottoscrizione del documento hanno raggiunto quota 61.000, coinvolgendo Enti, Istituzioni, aziende, imprenditori, personaggi famosi e persone comuni. E in occasione di un convegno promosso in Senato da Aism nell’ambito della Settimana dedicata alla sclerosi multipla, Francesco Vacca presidente di Aism, lancia un appello affinché “tutti sottoscrivano questa Carta perché rappresenta – spiega – il pilastro dei diritti delle persone non solo con sclerosi multipla, ma di tutti coloro che convivono con una condizione di disabilità, grave patologia o fragilità. L’obiettivo entro il 2025 è arrivare a 137 mila firme, una per ogni persona con sclerosi multipla”.
La risposta è arrivata anche dalle Istituzioni. Il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha voluto firmare a inizio anno la Carta dei diritti, afferma che “tutti insieme abbiamo il compito di dare voce a chi convive con una disabilità, consolidando quelle alleanze e relazioni che consentono di essere concretamente al loro fianco”.
“La Carta dei Diritti delle persone con Sm – conclude Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) – è un esercizio concreto e innovativo di corresponsabilità e condivisione, di trasparenza e di sostenibilità”. Attraverso questo documento – si legge in una nota – si richiama il valore sociale delle persone con gravi patologie e con disabilità, e di tutti coloro, familiari e caregiver, che ne condividono ogni giorno il percorso di vita; ma chi convive con una patologia come la Sm e patologie correlate come Nmosd (Disturbi dello spettro della Neuromielite ottica) non vuole solo ottenere il riconoscimento dei propri diritti, ma chiede con forza di poter dare il proprio contributo al mondo del lavoro, della scuola, della società e di concorrere alla crescita della comunità e del Paese.
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