Milano, 8 ott. (Adnkronos Salute) – “Chiediamo con forza, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, l’aumento di almeno 5 miliardi l’anno per i prossimi 10 anni per la sanità: risorse che occorrono per il potenziamento dei necessari servizi di prevenzione, ospedalieri e territoriali, al fine di garantire a tutte e tutti il diritto alla salute e frenare il processo di privatizzazione del Servizio sanitario nazionale accelerato dalla destra al governo”. Lo dichiara la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi.
“E’ necessario – precisa in una nota – superare gli insostenibili tempi di attesa, la rinuncia alle cure, e rilanciare le politiche del personale sanitario che sta soffrendo da anni. Al ministro Schillaci chiediamo meno annunci e più risposte concrete e all’altezza degli evidenti bisogni, se si vuole evitare il collasso del Ssn: aumentare in maniera consistente e stabile il finanziamento della sanità pubblica, sia in termini assoluti che in rapporto al Pil, per allineare l’Italia entro il 2030 a Paesi europei come Francia e Germania, rispetto ai quali è attualmente impietoso il raffronto della spesa del nostro Paese”.
“La necessità di garantire un forte investimento al Ssn in termini economici e organizzativi – conclude Barbaresi – è il primo dei 10 punti indicati come priorità assoluta nella piattaforma della Cgil presentata un anno fa, che ci ha portato alla manifestazione nazionale del 24 giugno scorso e che ci porterà di nuovo in piazza il 7 ottobre prossimo”.
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