Colombo (Siaarti): “Serve Fse nazionale per salvare vite nelle emergenze”
Roma, 23 ott. (Adnkronos Salute) – “La medicina d’emergenza rappresenta la porta d’ingresso al Servizio sanitario nazionale e gli anestesisti rianimatori svolgono un ruolo di assoluta prima linea. Purtroppo, però, assistiamo ancora a una forte frammentazione sul territorio. Anche strumenti fondamentali come il Fascicolo sanitario elettronico restano confinati a livello regionale, rendendo impossibile la consultazione dei dati da una regione all’altra. E’ un elemento cruciale, soprattutto nelle situazioni di emergenza, in cui conoscere subito la storia clinica di un paziente può davvero salvargli la vita”. Lo ha detto Davide Colombo, responsabile della Sezione medicina critica dell’emergenza per Siaarti, all’ICare 2025, il 79esimo Congresso nazionale della Società italiana di anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore, in programma a Roma fino al 25 ottobre.
“La popolazione è ancora poco informata sull’utilizzo e la compilazione del Fse”, sottolinea Colombo riportando i dati della Fondazione Gimbe: “Nelle regioni più virtuose solo il 50% dei cittadini lo utilizza, mentre in altre aree scende addirittura sotto il 10%”. Per ovviare al problema, “Siaarti ha promosso una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di consentire ai medici l’accesso ai propri dati sanitari”.
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