Covid: da Oms nuova definizione per sindrome post virus nei bambini
Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute) – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha rilasciato una nuova definizione di caso clinico per la condizione ‘post Covid’ o ‘long Covid’ nei bambini e negli adolescenti. “I bambini e gli adolescenti hanno maggiori probabilità di avere pochi o nessun sintomo se contagiati o di sviluppare una malattia lieve dopo essere stati infettati dal Covid. Di conseguenza, i sintomi che sperimentano nel periodo post-acuto e il loro impatto possono essere differenti dagli adulti”, sottolinea l’Oms. Chi ha una condizione di long Covid ha maggiori probabilità di avere affaticamento, olfatto alterato e ansia rispetto ai bambini sani. “Sia per gli adulti che per i bambini la durata dei sintomi (almeno 2 mesi) e quanto tempo dopo l’infezione iniziale cominciano (entro 3 mesi) sono comuni nelle due definizioni” long o post Covid, precisa l’Oms.
La nuova definizione dell’Oms si basa sui dati scientifici più recenti ed è stata sviluppata attraverso un processo di consenso tra gli esperti, compreso il coinvolgimento delle associazione dei pazienti e dei medici. L’Oms ha utilizzato un approccio di ricerca chiamato metodo Delphi, tecnica usata per ottenere risposte ad un problema da un gruppo di esperti indipendenti attraverso due o tre fasi.
La condizione post Covid “nei bambini e negli adolescenti si verifica in individui con una storia di infezione da Sars-CoV-2 confermata o probabile, quando manifestano sintomi della durata di almeno 2 mesi che si sono verificati inizialmente entro 3 mesi dalla malattia acuta. Le prove attuali – osserva l’Oms – suggeriscono che i sintomi più frequentemente riportati nei bambini e negli adolescenti con condizione post-Covid, rispetto ai sani, sono: affaticamento, olfatto alterato (anosmia) e ansia. Sono stati segnalati anche altri sintomi. I sintomi generalmente hanno un impatto sul quotidiano come i cambiamenti nelle abitudini alimentari, l’attività fisica, il comportamento, il rendimento scolastico, le attività sociali (interazioni con amici, colleghi, e la famiglia). I sintomi – aggiungono – possono essere di nuova insorgenza dopo il recupero iniziale da un episodio acuto di Covid o persistere dalla malattia iniziale”.
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