Covid: familiari Rsa, ‘vogliamo incontrare i nostri cari senza mascherina’
Milano, 2 nov. (Adnkronos Salute) – “Carnevale è lontano, Halloween è passato” e non è più tempo di maschere. Andrebbero tolte anche nelle residenze sanitarie assistenziali, dove sull’obbligo – riconfermato – di mascherine non si dovrebbe fare “di tutta l’erba un fascio”, secondo il comitato Orsan-Open Rsa Now: “Permetteteci di guardare in faccia i nostri cari”, chiede Dario Francolino, fondatore e presidente del movimento nato nei mesi più drammatici della pandemia di Covid-19. “Proteggerli è anche il nostro primo interesse”, dichiara all’Adnkronos Salute lanciando un appello al nuovo sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: “Gli proponiamo una sorta di ‘lodo Orsan’ – spiega – Consentiteci di abbassare le mascherine quando incontriamo i nostri anziani in Rsa. Lasciate la responsabilità ai familiari, ne hanno diritto e valuteranno loro. Mi sembra onesto”.
“Purtroppo su questo ‘post Covid’ si sta combattendo una pseudo battaglia ideologica con tanto di coinvolgimento delle più alte cariche dello Stato”, osserva il vertice Orsan. “Per una volta chiediamo di considerare la rilevanza affettiva e umana di togliere le mascherine negli incontri tra familiari e ospiti nelle Rsa: loro sono protetti da 5 dosi di vaccino e anche dalla vaccinazione anti-influenza – precisa – e noi parenti abbiamo il Green pass” ottenuto con terza dose di vaccino Covid-19 oppure con due dosi o guarigione più tampone negativo, come richiesto fino al 31 dicembre 2022.
“Non facilitare oggi questo rapporto è disumano – incalza Francolino – considerando che noi familiari siamo perfettamente consapevoli di non dover infettare i nostri cari. Siamo quelli a cui importa di più la loro salute – ripete – perciò lavoriamo per il benessere affettivo e distinguiamo situazioni e contesti”, esorta, anche perché “il Covid sarà con noi per sempre, il virus sarà endemico e nel tempo è mutato”.
“L’obbligo reiterato delle mascherine in ospedale e nelle Rsa è cosa diversa” nei primi rispetto alle seconde, ritiene Orsan. “Nelle Rsa – ribadisce il presidente del comitato – da quando siamo riusciti a rientrare, noi familiari siamo costretti a tenere le mascherine Ffp2 anche all’aperto, anche se muniti di Green pass, anche appena dopo aver fatto un tampone. Ciò comporta da febbraio 2020, quasi 3 anni, il non poter più bere un sorso d’acqua con i nostri cari, non poter far gustare loro un gelato o un caffè, perché per farlo andrebbe abbassata la mascherina. Mi chiedo sia corretto e se ormai tutto ciò dovrà durare in eterno, considerato che il Covid non passerà più”.
“Inoltre – aggiunge Francolino – in quasi tutte le Rsa noi parenti dobbiamo vedere i nostri cari nei saloni pubblici o nei giardini esterni. Non ci fanno entrare nelle loro camere nemmeno con mascherine e Green pass”. Certificato per il quale, chiosa, “resta l’obbligo per i familiari e non per medici e operatori”.
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