Covid: monitoraggio Fiaso, in terapia intensiva è no-vax 72% pazienti
Roma, 5 gen. (Adnkronos Salute) – Crescono del 13%, in una settimana, i ricoveri nelle terapie intensive. La proporzione tra pazienti vax e no vax rimane stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. La metà di no vax, prima di finire in ospedale, godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età dei non vaccinati in terapia intensiva è molto ampio: il più giovane ha 18 anni, il più anziano 83 anni. È quanto emerge dall’ultimo report degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso): in tutto 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio italiano.
In una settimana la crescita nei reparti intensivi negli ospedali sentinella Fiaso, più bassa rispetto a quella registrata nei ricoveri ordinari. Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l’85% dei casi sono persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.
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