Covid, Oms: “Puntare su vaccini mucosali o ritardi aggiornamento inevitabili”
Milano, 21 feb. (Adnkronos Salute)() – “Una maggiore immunità della mucosa può migliorare la protezione contro l’infezione e la trasmissione di Sars-CoV-2” e gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “incoraggiano lo sviluppo di vaccini in quest’area”. Questo perché “la trasmissione comunitaria sostenuta del coronavirus Sars-CoV-2 esercita una pressione selettiva” che lo spinge a mutare. “La traiettoria e la tempistica di questa ulteriore evoluzione del virus sono incerte. E sono inevitabili ritardi tra le raccomandazioni per l’aggiornamento della composizione dell’antigene del vaccino e il lancio di vaccini aggiornati”. E’ la riflessione del pool ‘Tag-Co-Vac’, il gruppo consultivo tecnico dell’Oms che si occupa della composizione del vaccino Covid e sta valutando le attuali evidenze sulle varianti di Sars-CoV-2 per decidere se i vaccini debbano essere aggiornati.
Gli esperti di questo organismo indipendente guardano alle prospettive future e alle sfide che si pongono adesso e, in un commento pubblicato su ‘Nature Medicine’, raccontano il lavoro che si sta facendo su questo fronte esortando la ricerca a seguire una strada – quella che porta a vaccini spray nasali o da somministrare per bocca – che sembra profilarsi come l’ideale per ovviare alle problematiche attuali. “L’attuale approccio alla composizione dell’antigene del vaccino potrebbe non essere sostenibile a lungo termine – avvertono gli esperti – data la lunghezza del tempo per lo sviluppo del vaccino, la scarsità di dati di sorveglianza a livello globale e i requisiti normativi in diversi Paesi”.
Mentre entriamo nel quarto anno di pandemia Covid, ragionano, i vaccini “continuano a fornire elevati livelli di protezione contro le malattie gravi causate da tutte le varianti di Sars-CoV-2, inclusa Omicron. Tuttavia, c’è stata un’evoluzione continua e sostanziale del virus da quando è emerso, che sta ponendo sfide alla risposta della sanità pubblica in corso”. Una di queste sfide ha a che fare con “la garanzia che i vaccini continuino a fornire protezione”, aggiungono gli autori. Questa di garantire che uno strumento cruciale per combattere la pandemia rimanga efficace è una delle “principali preoccupazioni dell’Oms”, si legge in una nota. Una “priorità assoluta” è che si mantenga l’efficacia nel prevenire malattie gravi e morti Covid.
L’articolo racconta il lavoro in corso e descrive come il gruppo consultivo valuta le evidenze per formulare i suoi consigli sulla composizione del vaccino Covid. Nel commento c’è anche una riflessione sulle sfide rimanenti e sui gap che la comunità scientifica deve colmare per consentire decisioni future tempestive sulle modifiche. Fra gli autori del commento, oltre ai componenti del gruppo sulla composizione del vaccino, anche altri esperti Oms, dall’epidemiologa Maria D. Van Kerkhove allo specialista di malattie infettive Lorenzo Subissi e a Sylvie Briand, direttrice dell’Emergency Preparedness.
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