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Droga: sempre più giovani tra gli oltre 123mila assistiti nel 2021

21 Ottobre 2022

Roma, 21 ott. (Adnkronos Salute) – Si abbassa l’età dei tossicodipendenti in carico ai servizi pubblici per le dipendenze (Serd). I nuovi utenti hanno infatti un’età media di circa 34 anni, contro i 43 circa dei vecchi utenti. In generale si tratta di maschi (il rapporto è di una donna ogni 6 uomini), di nazionalità italiana. E’ l’dentikit che emerge dal ‘Rapporto tossicodipendenze’ per l’anno 2021, analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema informativo nazionale per le dipendenze (Sind), pubblicato sul sito del ministero della Salute.

Lo scorso anno, si legge nel report, “i servizi in Italia hanno assistito complessivamente 123.871 soggetti dipendenti da sostanze (su un totale di 203.920 contatti), di cui 15.653 sono nuovi utenti (12,6%) e 108.218 sono soggetti già in carico o rientrati dagli anni precedenti”. Circa l’86% dei pazienti totali sono maschi, sia tra i nuovi sia tra i vecchi utenti, e sono prevalentemente di nazionalità italiana (91%), soprattutto per quanto riguarda la quota delle donne (94,5%). La maggior parte degli stranieri proviene dal continente africano (3,6%) e da altri Paesi europei (2,7%). Per gli utenti totali, le classi di età più frequenti sono quelle comprese tra i 35 e i 54 anni (classe modale 45-49 anni), mentre nei nuovi utenti le età più rappresentate sono quelle tra i 20 e i 39 anni (classe modale 30-34 anni). Anche l’analisi dell’età media conferma che i nuovi utenti risultano più giovani, con un’età media di 33,9 anni, rispetto ai 42,9 degli utenti già in carico o rientrati.

Sono meno i nuovi utenti celibi/nubili (54,6% contro 57,6%). Rispetto alla condizione abitativa, la maggior parte degli utenti maschi vive con la famiglia di origine (27%), mentre le femmine abitano soprattutto con il proprio partner e i figli (26,3%). Solo il 10% circa vive da solo. Chi ha figli vive con loro in circa il 46,4% dei casi. Il 58,9% ha una fissa dimora, sia tra i nuovi utenti che tra quelli già in carico. Per quanto riguarda il livello culturale, il 71,9% degli utenti ha un livello di istruzione secondario. I vecchi utenti hanno meno frequentemente livelli di istruzione elevati rispetto ai nuovi. Parallelamente, i vecchi utenti possiedono relativamente di più titoli di studio elementare e secondario. Il 34% delle persone già in carico e il 28,3% dei nuovi utenti dichiarano di avere una occupazione stabile e, rispettivamente, il 9,3% e il 7,7% una occupazione saltuaria. Le persone disoccupate sono il 29,5% negli utenti già in carico e il 26,1% nei nuovi utenti.

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