Ema: “Carenze antibiotici in Ue, aziende non smettano di produrli”
Milano, 16 dic. (Adnkronos Salute) – “Posso confermare che la carenza di antibiotici è un problema che le agenzie europee stanno affrontando. Noi abbiamo un ruolo di coordinamento e senz’altro alcune delle carenze vengono affrontate a livello nazionale. In termini di antibiotici e in particolare di amoxicillina, incluso amoxicillina con acido clavulanico, sappiamo che la maggior parte degli Stati membri, in realtà 25 dei 27, stanno segnalando carenze locali”. A spiegarlo è stato Steffen Thirstrup, Chief Medical Officer dell’Agenzia europea del farmaco Ema, oggi durante il consueto briefing con la stampa, rispondendo a una domanda sul fatto che nel Regno Unito, alle prese con un numero elevato di casi di streptococco di gruppo A fra i bambini, con anche decessi, i genitori riferiscono difficoltà nel reperire gli antibiotici.
“Sappiamo che c’è un aumento della domanda” di antibiotici, ha detto Thirstroup, e del resto “anche in Ue” sono stati segnalati aumenti di casi di streptococco di gruppo A, “ma sappiamo anche da alcuni produttori che hanno dei problemi di capacità di produzione ridotta, in alcuni casi legati semplicemente alla mancanza di personale, ma non siamo in fondo e stiamo sicuramente esaminando” la questione. Sul fronte antibiotici un problema è stato evidenziato anche da Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Ema: “Stiamo lottando per trovare nuovi antibiotici, perché il settore privato non è sufficientemente incentivato a sviluppare e commercializzare nuovi antibiotici – ha sottolineato – a causa della mancanza di ritorno sull’investimento”.
“Questo è un problema – ha aggiunto Cavaleri – non solo per i nuovi antibiotici, ma anche per quanto riguarda l’aspetto di mantenere sul mercato tutti gli antibiotici che sono ancora così importanti e necessari, come sta dimostrando questa ondata di casi di infezioni da streptococco A. Quindi è importante trovare un modo per mantenere la capacità nell’Unione europea e nel mondo di avere una quantità sufficiente di antibiotici cruciali e salvavita, nuovi o vecchi”. L’altro appello dell’esperto è a un “uso appropriato” degli antibiotici. “Se hai un raffreddore o un’infezione virale – ha ricordato – non è necessario usarli. E’ importante mantenere un approccio di uso prudente degli antibiotici, anche al fine di mantenere la loro efficacia ed evitare la resistenza antimicrobica”.
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