Emergenza sangue, appello Fidas ‘donate prima di andare in vacanza’
Roma, 6 ago. (Adnkronos Salute) – Da sempre nel periodo estivo si registra un calo delle donazioni di sangue. Un fenomeno dovuto a diversi fattori, innanzitutto il caldo e le vacanze che, ovviamente, le rendono più difficili. Tuttavia il bisogno di sangue rimane elevato per affrontare emergenze, interventi chirurgici e terapie. Nonostante le associazioni di volontariato dei donatori promuovano in questo periodo campagne specifiche per ricordare l’importanza di donare anche durante le vacanze, purtroppo gli appelli spesso sono disattesi. Oltre al sangue intero anche le donazioni di plasma subiscono un calo, con una conseguente riduzione della produzione di emocomponenti. Questo è motivo di preoccupazione per i centri trasfusionali e per realtà come Fidas – Federazione italiana associazioni donatori di sangue, attiva sul territorio nazionale da 65 anni.
Nel primo semestre 2025 – riferisce in una nota – si è registrato un calo delle donazioni pari al 2,81% rispetto all’anno precedente. Ma i dati variano da regione a regione, con una media che si attesta intorno al 5,8%. Sono oltre 1 milione e mezzo le persone che in Italia donano il sangue eppure, inevitabilmente, in questo periodo si assiste a una riduzione che si aggira tra il 20% e il 30% rispetto ai mesi invernali. Proprio a cause delle partenze per le vacanze estive, è maggiore il rischio del bisogno di decine e decine di sacche di sangue in più per ottemperare alle trasfusioni e a interventi chirurgici in situazioni di emergenza. I livelli di disponibilità delle sacche non possono e non devono scendere, considerato che nel tempo i donatori continuano a essere in calo e la raccolta copre soltanto tra il 70% e l’80% dell’autosufficienza e del fabbisogno nazionale. In parallelo, inoltre, la richiesta di farmaci plasmaderivati è aumentata del 7%.
“Ricordarsi di andare sempre a donare prima di partire per le ferie. La donazione è un atto sicuro, basato sul volontariato”, è l’appello della Fidas. “Il sangue – afferma il presidente nazionale, Giovanni Musso – non si produce in laboratorio. E’ una risorsa insostituibile, fondamentale per il funzionamento del nostro sistema trasfusionale, consente terapie, interventi chirurgici, il supporto all’emergenza-urgenza e l’attività dei trapianti. Già a giugno – evidenzia – la morsa del caldo ha fatto registrare una difficoltà lungo lo Stivale nella raccolta e ora, ad agosto, mese da sempre molto delicato, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Donare regolarmente ha tra l’altro un doppio vantaggio: serve per la salute e la vita di chi riceve, ma permette anche al donatore di monitorare la sua salute. Il sangue donato è sottoposto a una serie di rigorosi controlli, analisi, test e ricerca di virus. Mi preme sottolineare – conclude Musso – che anche in questo periodo in cui desta preoccupazione il virus West Nile e il suo impatto sulla donazione di sangue, non c’è alcun motivo di allarmarsi perché la donazione è garantita in sicurezza e, come sottolineato dal Centro nazionale sangue, non c’è alcuno stop alla donazione perché esiste uno specifico test (Nat) in grado di rilevare il virus anche in donatori asintomatici”.
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