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Epatite: Ecdc-Oms, oltre 400 casi in Europa, 100 in più da fine maggio

13 Giugno 2022

Milano, 13 giu. (Adnkronos Salute) – Al 9 giugno, nella regione europea hanno raggiunto quota 402 i casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta registrati in bambini e ragazzi di età pari o inferiore a 16 anni. Sono classificati come casi probabili e nessuno epidemiologicamente correlato. I Paesi che li hanno segnalati salgono a 20, tra cui l’Italia che ne ha 31 e il Paese che per primo ha lanciato l’alert, cioè il Regno Unito, che ha la quota più elevata, cioè 224 casi. E’ il quadro che emerge dall’ultimo aggiornamento congiunto pubblicato dall’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa.

In Ue il dato più alto è quello della Spagna (36 casi), seguita dall’Italia. Dall’ultimo bollettino di sorveglianza, che utilizzava dati al 31 maggio 2022, quindi nel giro di una decina di giorni, il bilancio delle epatiti di origine sconosciuta nei bimbi è salito di un centinaio di casi (102), segnalati da 10 Paesi tra cui la Francia (7), l’Italia (2), la Spagna (5) e il Regno Unito (70). In generale, la maggior parte (77,9%) dei casi riguarda bambini di 5 anni o meno. Dei 402 casi probabili, 250 avevano riportato informazioni sull’esito: 181 risultano guariti, 68 rimangono in cura. Dei 239 casi in cui è nota questa informazione, il 36,4% ha avuto un ricovero in terapia intensiva. E l’8,9% dei 192 di cui si ha informazioni ha ricevuto un trapianto di fegato. Resta un decesso associato a questa malattia.

Quanto alle indagini eseguite sui casi, 293 casi sono stati testati per l’adenovirus con risultato valido: di questi, oltre la metà, 158 (53,9%), sono risultati positivi. Mentre dei 273 casi testati con un tampone molecolare per Sars-CoV-2, il 10% è risultato positivo. Mentre il 63,8% dei pazienti per i quali era disponibile il risultato del test sierologico, è risultato positivo all’esame che valuta la presenza di anticorpi. Dei 94 casi con dati sulla vaccinazione Covid, l’85,1% non era vaccinato.

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