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Esperti a convegno Ail, Italia terza in Europa per morti da inquinamento

5 Maggio 2023

Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) – L’Italia con 59.641 decessi prematuri, dopo Francia e Germania, è il Paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale, secondo l’ultimo rapporto Eionet e Eea (2022, dati 2020). Nel nostro Paese si registrano, inoltre, ogni anno 400mila nuovi casi di tumori e 180mila morti premature a causa del cancro, ma non in modo uniforme e casuale sul territorio: la concentrazione è più elevata nei territori contaminati. Il ‘VI rapporto Sentieri’ – Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento promosso dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che fotografa lo stato di salute, l’ospedalizzazione e la mortalità della popolazione presente sul territorio italiano relativamente a 46 siti contaminati di interesse nazionale e regionale – registra 1.409 decessi in età pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti nei 46 siti analizzati.

Sono i dati al centro del Convegno nazionale ‘Curare è prendersi cura’ organizzato dall’Ail (Associazione italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma) dal titolo ‘Impatto ambientale e rischio sanitario’ che, giunto quest’anno alla sua terza edizione, si è svolto oggi a Roma. L’incontro – spiega Ail in una nota – ha esplorato le correlazioni esistenti tra le esposizioni agli inquinanti ambientali e le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini.

Le tre le sessioni del convegno hanno affrontato il tema della salute e dell’ambiente da differenti prospettive: rischio ambientale, effetti ambientali sulla salute e benessere e qualità della vita. Dopo il discorso di apertura di Pino Toro, presidente nazionale Ail, e i saluti istituzionali di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, la prima sessione, dedicata al rapporto tra salute e rischio ambientale, si è aperta con l’intervento di Massimo Scalia, fisico-matematico del Dipartimento di Matematica dell’Università Sapienza di Roma sugli effetti di lungo termine dell’esposizione ai campi elettromagnetici.

La giornata è proseguita con gli interventi di: Emanuela Piervitali, responsabile della sezione di climatologia operativa di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sullo stato e il trend del clima in Italia; Ivano Iavarone del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Iss sul profilo di salute dei bambini, adolescenti e giovani che risiedono nei siti contaminati, con un focus sul ‘VI Rapporto Sentieri’; Nino Tarantino, sub Commissario per la realizzazione degli Interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale sul ruolo delle bonifiche ambientali; Giorgio Cattani, Responsabile della sezione monitoraggio della qualità dell’aria di Ispra sull’analisi storica dell’inquinamento atmosferico in Italia, con un focus sul benzene aerodisperso e, in chiusura, Maria Lodovica Gullino, Professore ordinaria di Patologia vegetale dell’Università di Torino che ha relazionato sulla sicurezza alimentare e degli effetti climatici sulla salute delle piante in un’ottica di salute circolare.

La prima parte del convegno – di legge nella nota – si è conclusa con la testimonianza di tre sezioni provinciali Ail provenienti da alcuni dei territori italiani particolarmente esposti al rischio ambientale. In particolare, hanno portato la loro testimonianza Giuseppe Navoni di Ail Brescia, Valeria Rotoli per Ail Napoli e Patrizia Casarotti dall’Ail Taranto.

La sessione pomeridiana è stata dedicata agli effetti ambientali sulla salute. Ad aprila è stato l’intervento di Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia, Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano – Cattedra di Ematologia, Università degli Studi di Milano e presidente della Società italiana di ematologia, sulle possibili correlazioni esistenti tra inquinamento, pesticidi e linfomi. E’ stata quindi la volta di: Adriano Venditti, direttore Uoc Ematologia Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma su Leucemia acuta e ambiente; Vincenzo Pavone, direttore dell’Uoc di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche presso l’Azienda Ospedaliera Cardinale Panico di Tricase, su rapporto tra attività lavorativa e ambiente come rischio aggiuntivo per le patologie onco-ematologiche; Elena Campione, Medico Società italiana medicina ambientale (Sima) e professore Associata di Dermatologia dell’Università di Roma Tor Vergata sulle sfide per la salute umana e del pianeta e per una migliore integrazione tra salute e ambiente. In conclusione, Lucia Bisceglia, Presidente Aie (Area epidemiologia e care intelligence) di Aress, Agenzia Strategica Regionale per la Salute e il Sociale Puglia, ha fatto il punto sulle evidenze del ‘VI rapporto Sentieri’.

L’ultima sessione si è aperta con l’intervento di Marco Vignetti, presidente Gimema e vicepresidente nazionale Ail che ha trattato il tema delle strategie per la qualità di vita e la prevenzione delle riprese di malattia. Sono poi intervenuti: Andrea Pezzana, direttore Sc Nutrizione clinica, Asl Città di Torino su cibo, ambiente e salute, e promozione di uno stile di vita salutare e sostenibile; Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia sul ruolo dell’associazionismo ambientale nella tutela dell’ambiente; Paolo Guarnaccia, docente di Agricoltura biologica presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania sul sistema agroalimentare sostenibile per la salute dell’uomo e del pianeta; Franco Andaloro, coordinatore Sicilia Cluster tecnologico nazionale Blue Italian Growth su sostenibilità ambientale della produzione ittica, salubrità del pescato e sicurezza alimentare. In chiusura, Andrea Minutolo, Responsabile scientifico Legambiente ha parlato della qualità dell’aria e il ruolo dell’associazionismo.

Il Convegno è patrocinato da Roma Capitale, Aieop (Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica), Fondazione Gimema (Gruppo malattie ematologiche dell’adulto), Fil (Fondazione italiana linfomi), Gitmo (Gruppo italiano trapianto di midollo osseo), Sie (Società italiana ematologia) e Sies (Società italiana ematologia sperimentale).

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