Farmaceutica, Egualia: “Agire su payback, appalti e prezzi per tenuta filiera”

Milano, 31 lug. (Adnkronos Salute) – “Eliminazione del payback sugli acquisti diretti, effettuati dal Servizio sanitario nazionale tramite gara, che oggi incide fino al 18% del fatturato; adozione dell’accordo quadro multi-aggiudicatario per le gare pubbliche riferite ai prodotti fuori brevetto, per garantire una risposta strutturale al fenomeno delle carenze; adeguamento dei prezzi dei medicinali inferiori ai 5 euro per tutelare l’accesso a terapie essenziali a basso costo; eliminazione del payback dell’1,83% sulla spesa convenzionata, che per il comparto dei fuori brevetto erode margini già ridotti”. Sono le “richieste essenziali e non più rinviabili” avanzate da Stefano Collatina, presidente di Egualia (associazione delle aziende produttrici di farmaci equivalenti, biosimilari e Value Added Medicines), durante il convegno ‘Verso il Testo unico della legislazione farmaceutica’, organizzato oggi a Montecitorio dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, per presentare uno schema di Ddl delega per il Testo unico della legislazione farmaceutica, con l’obiettivo di riordinare e razionalizzare l’intera normativa.
“Condividiamo e apprezziamo la volontà, espressa dal sottosegretario Gemmato, di riordinare la normativa vigente del settore, promuovere un sistema più coerente con al centro i bisogni dei cittadini e garantire sostenibilità ed efficienza dell’intera filiera – afferma Collatina – ma ribadiamo che senza gli interventi elencati il settore non sarà più sostenibile e potrebbe cessare di svolgere il proprio ruolo essenziale a vantaggio del Ssn e del Paese. Un sistema, non dimentichiamolo, che tratta milioni di pazienti cronici ogni giorno in farmacia e ospedale con una frazione molto piccola della spesa farmaceutica”.
“Se non ci fossero stati i farmaci accessibili – sottolinea il presidente di Egualia – tra il 2016 e il 2024 la spesa farmaceutica sarebbe stata più elevata di 7,4 miliardi di euro. Le trasformazioni a livello internazionale e le crisi dell’ultimo decennio hanno confermano il ruolo dei farmaci equivalenti e biosimilari come pilastro della sicurezza economica e geopolitica italiana. In questo scenario – precisa Collatina – gli equivalenti e i biosimilari non sono soltanto medicinali a basso costo: costituiscono un asset strategico che assicura terapie di qualità a milioni di pazienti, decisivi per la sostenibilità del Ssn e per l’occupazione qualificata sul territorio”.
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