app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Farmaci antidiabetici dimagranti, Ema: “Non ci sono prove su rischio suicidi e autolesionismo”

12 Aprile 2024

Milan, 12 apr. (Adnkronos Salute) – Non ci sono prove sufficienti per dire che i farmaci antidiabetici a effetto dimagrante provochino rischi di suicidio, pensieri suicidari o autolesionismo. “Le evidenze disponibili – comunica l’Agenzia europea del farmaco Ema – non supportano un’associazione causale tra gli agonisti del recettore Glp-1”, ossia “dulaglutide, exenatide, liraglutide, lixisenatide e semaglutide” che è il principio attivo del più noto Ozempic*, e questi effetti psichiatrici. E’ quanto ha concluso il Comitato per la sicurezza Prac dell’Ema, nella sua ultima riunione dell’8-11 aprile.

Gli analoghi dell’ormone Glp-1, ricorda l’Ema, “vengono usati per trattare il diabete di tipo 2 e alcuni sono autorizzati anche per il controllo del peso, in determinate condizioni negli adulti obesi o in sovrappeso”. La revisione del Prac “è iniziata a luglio 2023, dopo segnalazioni di casi di pensieri di tipo suicidario o autolesionistico da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide. Nel novembre 2023”, quindi, “il Prac ha richiesto dati aggiuntivi ai titolari dell’Autorizzazione all’immissione in commercio” Aic “per questi medicinali”, commercializzati con i marchi “Ozempic, Rybelsus*, Wegovy*, Victoza*, Saxenda*, Xultophy*, Byetta*, Bydureon*, Lyxumia*, Suliqua* e Trulicity*”, elenca l’ente regolatorio Ue in una nota.

“Inoltre – si legge – il comitato ha analizzato i risultati di un recente studio basato su un ampio database di cartelle cliniche elettroniche, che ha valutato l’incidenza di pensieri suicidari in pazienti con sovrappeso e diabete 2 trattati con semaglutide o con altri farmaci contro diabete e sovrappeso non agonisti del recettore del Glp-1”, cioè appartenenti a famiglie diverse. “Lo studio non ha rilevato alcuna associazione causale tra l’uso di semaglutide e pensieri suicidi. Un altro studio è stato condotto dall’Ema sulla base delle cartelle cliniche elettroniche, esaminando il rischio di eventi correlati al suicidio e all’autolesionismo nelle persone con diabete di tipo 2. I risultati non hanno supportato un’associazione causale tra l’uso di agonisti del recettore del Glp-1 e questo rischio”.

In conclusione, “dopo aver esaminato le prove disponibili derivanti da studi non clinici, sperimentazioni cliniche, dati di sorveglianza post-marketing e studi disponibili, il Prac ritiene che non sia giustificato alcun aggiornamento delle informazioni sul prodotto” per questi medicinali. “I titolari dell’Aic – precisa l’Ema – continueranno a monitorare attentamente questi eventi, comprese eventuali nuove pubblicazioni, come parte delle loro attività di farmacovigilanza e riporteranno qualsiasi nuova evidenza su questo tema nei loro rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (Psur)”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Aziende sanitarie, le migliori 5 si trovano al Nord: quali sono

28 Novembre 2024
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) – Aziende ospedaliere e territoriali pubbliche in Italia, quali …

Aids, San Raffaele Milano: parte studio su terapia antiretrovirale ‘long acting’ a casa

28 Novembre 2024
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) – L’infezione da l’Hiv continua a rappresentare ancora oggi, anc…

Medicina, la prevenzione andrologica al centro del convengo ‘S3, Salute sessuale Sia’

28 Novembre 2024
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) – Dalla fine degli anni ’70, l’andrologo è diventato una figura …

Hiv, D’Attis (Fi): “Proposta di legge in commissione affari sociali”

28 Novembre 2024
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) – “La proposta di legge, tra l’altro condivisa, con l’abbinament…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI