Farmaci: aziende Ue generici, ‘senza agevolazioni su energia forniture a rischio’
Roma, 28 set. (Adnkronos Salute) – Individuare con chiarezza i settori industriali critici che potranno beneficiare degli interventi di fissazione dei prezzi per la fornitura di energia elettrica alle Pmi da parte degli Stati membri; escludere l’industria farmaceutica dalla richiesta di riduzione dei consumi nell’ambito dei piani nazionali di emergenza per la sicurezza dell’approvvigionamento del gas, che in linea con le indicazioni della Commissione Ue dovrebbero essere aggiornati dal 31 ottobre; includere il settore dei medicinali senza brevetto nel quadro di crisi temporanea per gli aiuti di Stato a sostegno dell’economia a seguito del conflitto russo-ucraino. Queste le richieste di Medicines for Europe, che rappresenta le aziende produttrici di farmaci generici equivalenti e biosimilari in Europa, in una lettera aperta ai ministri Ue dell’Energia e ai commissari responsabili sull’inflazione e sui costi energetici, in vista dell’incontro del 30 settembre a Bruxelles.
“Nell’ultimo decennio i medicinali fuori brevetto, che rappresentano il 70% dei medicinali dispensati nella Ue, sono stati soggetti a una rigida regolamentazione dei prezzi, a misure di austerità di bilancio e a gare al massimo ribasso, causando una sostanziale erosione dei prezzi e una situazione insostenibile per i produttori”, scrive la presidente di Medicines for Europe, Elisabeth Stampa. “Questa situazione è stata esacerbata dalla crisi del Covid-19 e dalla guerra in Ucraina, che hanno determinato un aumento generale dell’inflazione (ora oltre il 9%), dei costi delle materie prime (aumentati tra il 50-160%), dei costi di trasporto (fino a 500%) e dei prezzi dell’energia”, si legge nella lettera aperta diffusa da Egualia, associazione italiana di produttori di generici.
“I prezzi del gas e dell’elettricità hanno raggiunto livelli record e alcuni dei nostri produttori rischiano di avere le forniture di gas razionate o di non poter continuare attività manifatturiere a causa dei prezzi elevati – prosegue Stampa – Qualsiasi arresto della produzione, anche temporaneo, avrebbe effetti dannosi sulla fornitura di medicinali ai pazienti e richiederebbe uno sforzo significativo e lunghi ritardi per riprendere attività di produzione”.
“Diversi farmaci (ad esempio medicinali sterili, biologici e antibiotici) sono prodotti attraverso complessi processi di riscaldamento e raffreddamento dedicati per la loro produzione e consegna a ospedali e cliniche – ricorda Stampa – o richiedono processi ad alta intensità energetica per la produzione di ingredienti attivi o formulazioni. Ciò richiede una fornitura continua di energia a prezzi accessibili che consenta ai produttori europei di competere con la Cina dove i prezzi dell’energia industriale sono controllati. Mentre tutti i nostri fornitori stanno aumentando i loro costi, il nostro settore non può adeguare i prezzi dei propri prodotti. Questo mette a rischio la fornitura di medicinali e gli sforzi del nostro settore investire nella produzione in Europa”.
Le aziende produttrici di generici, spiega ancora la presidente di Medicines for Europe, operano in un mercato altamente regolamentato in cui i prezzi dei medicinali sono fissati dalla autorità nazionali e sono soggetti a misure automatiche di riduzione del prezzo. La maggior parte degli Stati membri applica inoltre misure aggiuntive di riduzione dei prezzi, misure di payback e clawback, nonché sconti obbligatori sul fatturato (i.e. in Italia il prelievo dell’1,83% sul prezzo al pubblico per i medicinali Ssn venduti in farmacia).
“Questa combinazione di inflazione dei costi e politiche di controllo dei prezzi minaccia la disponibilità di medicinali essenziali e rende insostenibile la produzione dell’Ue – conclude Stampa – Per questo è imperativo che l’Unione europea introduca misure per ridurre i costi energetici per il settore dei medicinali generici che non possono aumentare legalmente i prezzi in Europa a causa dei prezzi di riferimento e, al contempo, gli Stati membri fermino le politiche di costante riduzione dei prezzi che sono in atto da anni”.
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