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Fascicolo elettronico 2.0 entra in fase operativa, ok Stato-Regioni

2 Agosto 2023

Roma, 2 ago. (Adnkronos Salute) – Entra nella fase operativa il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Lo schema di decreto del ministro della Salute e del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, ha avuto oggi parere favorevole dalla Conferenza Stato-Regioni ed entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Lo riferisce il ministero della Salute in una nota.

Il decreto individua i contenuti del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) – dettaglia il comunicato – i limiti di responsabilità e i compiti dei soggetti che concorrono alla sua implementazione, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti dell’assistito, nonché le modalità e i livelli diversificati di accesso e si compone di tre allegati tecnici. In particolare, all’interno del Fse saranno contenuti i dati identificativi e amministrativi del cittadino, i referti e verbali di pronto soccorso, le lettere di dimissione, il profilo sanitario sintetico (ossia il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatria di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta), le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche e altri documenti quali, tra gli altri, cartelle cliniche, vaccinazioni e dati delle tessere per i portatori di impianto.

Il nuovo Fse – prosegue la nota – risponde alle esigenze dei cittadini che potranno consultare dati clinici, accedere a prestazioni di telemedicina, emergenza-urgenza ed erogazione farmaci, prenotare prestazioni sanitarie. Il cittadino avrà il diritto di accedere al ‘Taccuino personale’, sezione riservata del Fse dove potrà inserire, modificare ed eliminare i dati e i documenti personali relativi ai propri percorsi di cura. Consentirà ai medici di medicina generale, pediatri e medici specialisti di consultare e analizzare i dati clinici degli assistiti a supporto delle attività di diagnosi e cura, per la valutazione preventiva dell’appropriatezza prescrittiva e il monitoraggio dell’aderenza alle cure del paziente, per la prevenzione primaria e secondaria e la prenotazione di prestazioni per i propri assistiti.

Il Fascicolo sanitario elettronico – spiega ancora il ministero della Salute – Sarà uno strumento utile anche alle attività dei farmacisti, tra cui la distribuzione di farmaci e la verifica della terapia erogata, la registrazione e segnalazione di allergie e reazioni avverse ai farmaci; degli infermieri e di altri professionisti sanitari per la ricerca e consultazione dei dati clinici degli assistiti di cui seguono la cura; delle Direzioni sanitarie regionali, nell’ambito delle attività di prevenzione e programmazione sanitaria, e degli enti di ricerca per supportare le attività di ricerca in campo medico e biomedico.

L’alimentazione del Fse sarà garantita dalle Asl, dalle strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Servizio sanitario nazionale e dei servizi socio-sanitari regionali e dai Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante (Sasn), nonché dalle strutture sanitarie autorizzate e dai professionisti sanitari, anche convenzionati con il Ssn, quando operano in autonomia. L’interoperabilità del Fse, qualora l’assistito debba rivolgersi a strutture sanitarie di regioni diverse da quella di assistenza, è garantita dall’Infrastruttura nazionale per l’interoperabilità fra i Fse (Ini).

La Conferenza Stato-Regioni – riporta ancora la nota – ha dato parere favorevole anche sui flussi informativi Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza riabilitativa (Siar), Sistema informativo per il monitoraggio delle attività erogate dai consultori familiari (Sicof) e Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza domiciliare (Siad), che sono strettamente collegati e di importanza strategica per l’alimentazione del Fse. Infine, è stato diramato alle Regioni il decreto di programmazione di parte dei 750 milioni di euro per la realizzazione dei servizi di telemedicina collegati, investimento di cui Agenas è il soggetto attuatore e per il quale è previsto il raggiungimento del target europeo entro dicembre 2023.

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