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Gesualdo (Fism), ‘già lanciati 14 percorsi di cura digitalizzati con Ai’

13 Maggio 2025

Milano, 13 mag. (Adnkronos Salute) – “Il nostro obiettivo è quello di garantire una sanità equa per tutti. Parlare di sanità significa innanzitutto fare prevenzione, ma quando ci ammaliamo tutti dobbiamo poter usufruire del percorso di cura nei giusti modi e con i giusti strumenti. In questo Fism negli ultimi 2 anni si è molto impegnata perché ha già lanciato 14 nuovi patient journey, cioè il viaggio del paziente con malattia cronico-degenerativa, nonché malattie rare, quindi un percorso digitalizzato” per ridurre ridurre “i tempi di attesa, i viaggi della speranza, migliorare la qualità di vita del paziente e del suo caregiver”. Così Loreto Gesualdo, presidente Fism, Federazione società medico scientifiche italiane, all’Adnkronos Salute in occasione di ‘L’Ai Week’, la fiera europea dedicata all’intelligenza artificiale che si svolge a Rho-Fiera Milano oggi e domani, 13 e 14 maggio.

Per l’evento “sono coinvolte ben 10 federate Fism che hanno animato una discussione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nei percorsi di cura”, spiega Gesualdo, mettendo il luce “il ruolo delle istituzioni, delle società scientifiche”, ma anche “come il paziente percepisce questo cambio di passo, e quindi delle competenze digitali che devono essere portate al paziente e del ruolo dell’industria: nella sostenibilità anche le partnership pubbliche e private devono sostenere il sistema”. In questo contesto è stata lanciata ‘Clara: Ai clinical navigator’ di Fism, uno strumento innovativo sviluppato da Visionage srl per supportare i professionisti sanitari nella cura dei pazienti. “Clara è un’assistente digitale che si mette a disposizione del medico e del paziente – chiarisce Gesualdo – per guidare il percorso terapeutico. Grazie all’aggancio con le linee guida è in grado di riportare al medico lo standard di cura per un determinato paziente, ma addirittura è in grado di” segnalare “i nuovi trial clinici in corso” di cui potrebbe beneficare “quel determinato paziente. Una vera rivoluzione”.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale “è supportare il medico nel percorso di cura, ma non dimentichiamoci – avverte il presidente Fism – dell’intelligenza naturale, l’intelligenza umana che è il cosiddetto ‘touch’, il tocco, la stretta di mano, il guardarsi negli occhi, il far percepire al paziente”, come clinico, che “io mi prendo cura di te. Non conosco ancora un tool di intelligenza artificiale in grado di fare questo – rimarca – L’intelligenza artificiale, però, mi permetterà di liberare il mio tempo per poter dare quel touch di sensibilità, di vicinanza al paziente che vede in me chi lo aiuterà nel suo percorso di cura”.

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