H5N1 in acque reflue Texas settimane prima focolai mucche, ‘sorveglianza aiuta’
Milano, 22 ott. (Adnkronos Salute) – Il biomarcatore dell’influenza aviaria circolava nelle acque reflue del Texas settimane prima che venissero segnalati i focolai nei bovini. E’ uno dei risultati che emerge da uno studio presentato nei giorni scorsi all’ID Week, meeting annuale delle principali società scientifiche dedicate alle malattie infettive negli Usa. I ricercatori del team di WastewaterScan della Stanford University hanno utilizzato una sonda per rilevare tgracce del virus negli impianti di trattamento delle acque reflue degli Usa. La sorveglianza implementata retrospettivamente per indagare su un’influenza A insolitamente a livelli alti nel Texas all’inizio del 2024 è riuscita a rilevare il virus due settimane prima che i casi nelle mucche da latte venissero segnalati e un mese prima che il virus fosse confermato. Tempo che, fanno notare gli esperti in una nota, sarebbe prezioso per accelerare la risposta della sanità pubblica.
WastewaterScan monitora i livelli di 11 virus come Sars-CoV-2 e virus respiratorio sinciziale (Rsv) in 190 sistemi di acque reflue degli States 3 volte a settimana. La sonda ha intercettato il biomarcatore per H5N1 in tre impianti di trattamento del Texas, due delle situazioni rilevate hanno confermato che le proteine animali avevano già lasciato le strutture di lavorazione come gli allevamenti dove era presente il virus. I ricercatori hanno quindi confrontato i risultati con i dati clinici sulle visite mediche correlate all’influenza. Questo lavoro per gli autori dimostra l’importanza della sorveglianza delle acque reflue nel tracciare e segnalare i virus zoonotici nelle strutture agricole prima che si manifestino casi negli animali o nelle persone.
“Ogni secondo è importante quando si risponde a patogeni emergenti”, ha evidenziato l’autore della presentazione Alessandro Zulli, borsista post-dottorato della Stanford University, nel comunicato stampa della IDWeek. “L’uso esteso della sorveglianza delle acque reflue fornirà ai professionisti della sanità pubblica il sistema di allerta precoce di cui hanno bisogno per affrontare” queste “minacce” infettive.
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