app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Ia, Seghi Recli (Farmindustria): “Taglia tempi sviluppo farmaci, sfida è European Health Data Space”

19 Novembre 2024

Roma, 19 nov. (Adnkronos Salute) – Lo scenario farmaceutico internazionale si sta allineando alla sfida della sanità digitale e delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, “che sono un’opportunità a livello competitivo – il report Draghi è una fonte importante di elementi di competitività – ma anche un’ancora di sostenibilità per il Servizio sanitario nazionale”, e nel settore ricerca e sviluppo l’Ai è già utilizzata dalle aziende. “Oggi, già nella parte precoce del percorso di sviluppo di un farmaco, i tempi – e si parla di anni – si sono ridotti del 40%. Un’enormità, ma sono casistiche di grandi multinazionali che sono state in grado di partire in anticipo con queste strumentazioni. Via via che si affinano le tecnologie e divengono appannaggio anche delle aziende grandi a livello nazionale, l’accellerazione dell”early stage’ – parliamo del primo step del percorso, forse quello più incerto, dell’iter di 3 fasi che poi prevede lo sviluppo clinico e poi registrativo – dovrebbe diventare uno standard per tutti”. Lo ha detto Giuseppe Seghi Recli, componente della Giunta di Farmindustria, ospite dell’evento ‘Trasformazione digitale dentro l’Ai’, promosso oggi a Roma dall’Adnkronos.

“Sicuramente ci sono margini ancora di miglioramento per questi strumenti nell’accorciare i tempi e mirare ancora meglio le molecole su cui scommettere. E’ una risorsa per il settore e una garanzia per il cittadino”, ha aggiunto Seghi Recli. L’Italia ha una leadership a livello farmaceutico in Ue “e potrà valorizzarla anche attraverso l’uso di strumenti di salute digitale”, ha proseguito, “e l’uso dell’Ai non solo nelle leve competitive dell’industria, ma nell’ecosistema dei dati sanitari. Questo discorso diventerà centrale”.

Per Seghi Recli, “il Regolamento europeo che è stato approvato quest’anno sull’European Health Data Space (Ehds) è l’architrave su cui lavorare come sistema Paese, mettendo in pista quelle agenzie di accesso ai dati che il Regolamento prevede – ma dovranno lavorare molto sia i centri clinici che le imprese del settore farmaceutico nel poter, in base alle normative in vigore, usare questi dati clinici di ‘real word’ – per far sì che siano strutturati e generino evidenze, cliniche, regolatorie e di accesso, per arrivare – ha concluso – all”evidence based medicine’, per giocare tutti a carte scoperte, la parte pubblica e privata”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Farmaceutica, Marina Panfilo alla guida della Direzione Policy di Msd Italia

09 Gennaio 2025
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) – Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communicat…

Angioedema ereditario, Ema accetta domanda Aic per donidalorsen

09 Gennaio 2025
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) – L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha accettato la presen…

Influenza, boom di casi nel Regno Unito: tornano le mascherine negli ospedali. E in Italia?

09 Gennaio 2025
Milano, 9 gen. (Adnkronos Salute) – E’ una stagione influenzale intensa quella che sta vivendo il…

Cancro seno metastatico, esperti: “Biopsia liquida per trattamenti innovativi”

09 Gennaio 2025
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) – Le donne, colpite da carcinoma mammario metastatico, dovrebbero…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI