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Il fumo causa 93mila morti ogni anno, in Senato focus su strategie di contrasto

13 Novembre 2025

Roma, 13 nov. (Adnkronos Salute) – Il fumo in Italia è un’emergenza sanitaria, sociale ed economica: ogni anno muoiono per malattie correlate al fumo 93mila persone e solo nel nostro Paese sono quasi 45mila le nuove diagnosi di tumore del polmone (dati Aiom). Nove casi su 10 sono causati dal fumo. Non è tutto: si stima che in Italia le malattie provocate dal fumo generino circa 24 miliardi di euro di costi diretti e indiretti. Solo le ospedalizzazioni per le principali patologie fumo-correlate comportano 1,64 miliardi di euro di spesa annuale, secondo uno studio di Istituto Mario Negri e Ats Brianza. E’ quanto emerso oggi in Senato durante l’incontro ‘Prevenire i tumori, proteggere la salute: strategie e politiche sul fumo’, un confronto tra esponenti del mondo politico, della ricerca e della sanità pubblica, promosso su iniziativa della vicepresidente del Senato Licia Ronzulli e organizzato in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi Ets. Obiettivo: discutere nuove azioni di contrasto al tabagismo con un focus sull’efficacia della leva fiscale come strumento di prevenzione, ovvero aumentare in modo importante le accise sui prodotti del tabacco, portando il prezzo del pacchetto di sigarette a oltre 10 euro e aumentando in maniera proporzionale la tassazione su tutti i prodotti contenti tabacco e nicotina.

All’incontro – che si è svolto nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro – hanno partecipato come relatori, oltre a Ronzulli, Giulia Veronesi, professore ordinario università Vita-Salute San Raffaele Milano, direttore Divisione Chirurgia toracica Irccs ospedale San Raffaele Milano e membro del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Umberto Veronesi; Francesco Perrone, direttore Struttura complessa Sperimentazioni cliniche Istituto nazionale tumori Pascale di Napoli e presidente Fondazione Aiom (Associazione italiana oncologia medica); Michela Meregaglia, ricercatrice del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale Cergas Sda Bocconi; Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche; i senatori Cinzia Pellegrino (Fratelli d’Italia), Tilde Minasi (Lega), Beatrice Lorenzin (Pd) e Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato. Durante l’incontro è stato presentato il documento programmatico ‘La salute di tutti prima di tutto’, che evidenzia la necessità di un intervento legislativo strutturato per ridurre il consumo di tabacco e nicotina in Italia.

“Il fumo resta la prima causa di morte evitabile nel nostro Paese e non possiamo più considerare questi numeri inevitabili – afferma Ronzulli – Serve una strategia complessiva, fatta di educazione, prevenzione e sostegno a chi vuole smettere. E’ qui che la politica sanitaria deve avere il coraggio di guardare lontano, unendo istituzioni, mondo scientifico e società civile. La prevenzione non è una bandiera di parte, è una battaglia di civiltà che si vince solo facendo squadra. Tra gli strumenti possibili, anche la leva fiscale può diventare una leva di salute pubblica, se accompagnata da campagne, informazione e programmi di aiuto capillari, e a patto che ogni euro ricavato diventi un euro speso per salvare vite, finanziare la ricerca, investire nella prevenzione e costruire un futuro più sano per le nuove generazioni”.

Tra le principale proposte: un aumento progressivo e significativo delle accise sui prodotti del tabacco e della nicotina, con l’obiettivo di portare il prezzo di un pacchetto di sigarette oltre i 10 euro, in linea con le esperienze di Paesi come Francia e Irlanda, dove misure analoghe hanno contribuito a un calo significativo del numero di fumatori senza effetti negativi di rilievo sul gettito fiscale o sull’aumento del mercato illegale.

“Il tabagismo è un’emergenza sanitaria, sociale ed economica che ogni anno causa in Italia oltre 93mila morti e costa 24 miliardi di euro tra spese dirette e indirette – sottolinea Giulia Veronesi – Rappresenta il principale fattore di rischio evitabile per le malattie cardiovascolari, respiratorie e per molti tumori. Su 10 casi di tumore del polmone, 9 sono causati dal fumo. E parliamo di una malattia che ancora oggi nel nostro Paese fa contare 44.800 nuove diagnosi l’anno, con una sopravvivenza a 5 anni ancora molto bassa, pari al 16% negli uomini e al 23% nelle donne. La leva fiscale è uno strumento efficace di sanità pubblica, che permette di salvare vite e ridurre le disuguaglianze”.

Da sempre Fondazione Veronesi è impegnata nel sostegno alla ricerca sulle malattie causate dal fumo e nella lotta al tabagismo, negli ultimi anni con particolare attenzione alla leva fiscale come misura di salute pubblica. Secondo una recente indagine condotta da AstraRicerche per Fondazione Veronesi, 6 italiani su 10 si dichiarano favorevoli a un aumento deciso della tassazione sul tabacco, e oltre il 40% chiede che le nuove entrate fiscali vengano destinate a prevenzione e cura delle malattie fumo- correlate.

“Come abbiamo comunicato nella giornata precongressuale e ribadito alla presenza del Capo dello Stato Mattarella, in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi e Airc partiremo con la raccolta delle firme per la proposta di legge parlamentare di iniziativa popolare per chiedere aumento di 5 euro del prezzo di tutti i prodotti tabagici”, ricorda Perrone.

Fondazione Umberto Veronesi Ets da più di vent’anni è quotidianamente impegnata nella lotta al fumo – riporta una nota – anche attraverso attività di advocacy per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui danni causati dal tabagismo. Dal 2008 sul territorio nazionale sono stati realizzati progetti e iniziative dedicate alla dipendenza dal tabacco e ai danni del fumo di sigaretta, con attività educative e campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte a giovani ed adulti. Allo stesso tempo Fondazione sostiene il finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza per migliorare la diagnosi e la cura dei tumori correlati al fumo, e realizza attività di well being aziendale al fine di promuovere una cultura no- smoking per i dipendenti.

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