Influenza: esperti, ‘in autunno tornerà prepotente per soppiantare Covid’
Roma, 22 giu. (Adnkronos Salute) – L’influenza, messa all’angolo negli ultimi anni dalle misure anti-Covid che hanno ridotto la circolazione dei virus stagionali, tornerà prepotente in autunno. E proverà a soppiantare il Covid. Sono previsioni basate sui dati epidemiologici che stanno emergendo nell’emisfero Sud. In questi giorni, infatti – indica l’Osservatorioinfluenza – il sistema di sorveglianza australiano sta rilevando un andamento di crescita della curva epidemica estremamente accelerato, in anticipo rispetto al normale andamento. E anche in Argentina sembra esserci la stessa situazione. Si tratta di virus tutti di tipo A, con una certa predominanza di A3N2.
Tutto questo – spiegano gli esperti – fa supporre che, mentre nelle ultime due stagioni, grazie alle misure anti-Covid e soprattutto all’uso massivo delle mascherine, l’epidemia dell’influenza è stata soppiantata quasi interamente dal Covid e la circolazione dei virus influenzali è stata abbastanza contenuta, il prossimo anno l’influenza possa tornare a essere un problema e si possa assistere a una bella competizione in cui Covid e influenza cercheranno di diventare entrambi il principale virus respiratorio invernale.
Da qui la sollecitazione degli specialisti di Osservatorioinfluenza a vaccinarsi contro il virus influenzale già all’inizio di questo autunno, per evitare, soprattutto nelle persone fragili, complicazioni polmonari anche gravi dovute all’influenza o ancora una volta una sovrapposizione con Covid che già in questi giorni anche in Italia sta rialzando la testa, specie a causa delle nuove sottovarianti di Omicron caratterizzate da una elevata trasmissibilità e del progressivo ritorno alla ‘normalità’, e che in autunno molto probabilmente darà vita a una nuova ondata.
L’ideale – ricordano gli esperti di Osservatorioinfluenza – è vaccinarsi quanto prima perché la protezione anticorpale, per essere efficace, necessita di circa 2 settimane dal momento della somministrazione. La vaccinazione, come per molte altre malattie infettive, rimane senza dubbio la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. La vaccinazione contro l’influenza è necessaria per proteggere le persone dalle complicanze della malattia che, nei soggetti più a rischio, si accompagnano a un aumento del numero di ricoveri e delle morti.
La protezione che il vaccino conferisce abbatte infatti il rischio di contrarre forme gravi e la necessità di ricovero in ospedale. Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno riconosciute controindicazioni ed è fortemente indicato per chi ha più di 60 anni di età, per gli operatori sanitari e per chi è particolarmente a rischio come le persone con patologie che riducono la risposta immunitaria e i portatori di patologie che aumentano il rischio di complicanze.
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