Influenza, il pediatra: “Bambini sempre i più colpiti, per loro virus non banale”
Roma, 4 nov. (Adnkronos Salute) – Influenza particolarmente ‘attratta’ dai più piccoli. “I bambini sono sempre più colpiti dal virus. In tutte le fasi e in particolare durante i picchi della malattia che normalmente vediamo tra fine dicembre e inizio gennaio”. Se guardiamo l’incidenza lungo la curva stagionale, “vediamo che i bambini sotto i 6 anni, soprattutto la fascia 0-4 anni, sono quelli che si ammalano di più e continuano fino a fine stagione. Questo accade perché il loro sistema immunitario incontra il virus per le prime volte”. A fare il quadro all’Adnkronos Salute è Martino Barretta responsabile Area vaccini della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che invita i genitori a vaccinare i figli e a vaccinarsi, soprattutto se hanno bambini molto piccoli.
“Finalmente, dopo anni – sottolinea Barretta – questa fascia di età, quella sotto i 6 anni, è stata inserita nelle categorie a rischio, come da tempo indicava l’Oms e come da parecchi anni noi pediatri chiedevamo al ministero della Salute. Quindi per questi bambini l’offerta vaccinale oggi è attiva e gratuita”. La vaccinazione, ricorda il medico, “può essere fatta dai 6 mesi in su. Per i bimbi più piccoli il consiglio è che a fare il vaccino siano i genitori, perché visto che non possono vaccinarsi “sono ancora più a rischio di ammalarsi e di avere delle complicanze”. Vaccinare i bambini è importante perché non solo “sono quelli che contagiano un po’ tutti gli altri (quindi se si vuole bloccare la circolazione dell’influenza va immunizzata questa fascia d’età come ormai dimostrano tutti gli studi), ma sono anche quelli che hanno le maggiori probabilità di malattia più invasiva”, evidenzia il pediatra.
Si tende a considerare “l’influenza banale. Non è così – precisa Barretta – Già la normale influenza significa 5-6 giorni di febbre alta e malessere, che non è poco. Ma i bambini hanno anche complicazioni più gravi come polmoniti, come miocarditi. Personalmente ogni anno vedo bambine e bambini con miositi che colpiscono i muscoli, e negli ultimi anni si stanno segnalando sempre di più casi di encefalite subacuta, una malattia molto grave, che può essere mortale e che comunque lascia anche degli strascichi”. Quindi “il gioco non vale la candela” a fronte di “una vaccinazione che è molto sicura, perché il vaccino ha 80 anni: è stranoto. Proprio 80 anni fa, infatti, è stato testato il primo vaccino dell’influenza, ne sperimentiamo l’efficacia da allora. E le formulazioni sono sempre più sicure ed efficaci”, assicura il pediatra.
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