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Laparocele, uno degli inconvenienti della chirurgia addominale

7 Giugno 2023

Roma, 7 giu. (Adnkronos Salute) – Il problema che ha colpito il Papa, che oggi sarà operato al Policlinico Gemelli di Roma, per la risoluzione di un laparocele, ovvero un’ernia che si forma su una cicatrice dopo un intervento di chirurgia addominale, è uno dei possibili inconvenienti della chirurgia laparotomica, quella in cuiil chirurgo esegue un’incisione sull’addome di alcuni centimetri.

A distanza di tempo può accadere che sulla parete muscolo-fasciale, il sostegno muscolare dell’addome al suo interno, si formi un’ernia per l’età, lo sforzo, il sovrappeso, una precedente infezione della ferita, tipologia ed estensione dell’incisione chirurgica praticata. Il problema può essere risolto con un intervento chirurgico eseguito in modo tradizionale o per via laparoscopica.

Il laparocele è più frequente quando le incisioni sono di maggiore estensione. Può andare incontro alle complicanze di tutte le ernie della parete addominale, ha la tendenza a ingrandirsi, può strozzarsi, può determinare problemi nella crescita della pelle che lo ricopre. Le complicanze del laparocele possono, in alcuni casi, richiedere un intervento chirurgico d’urgenza. In questi casi si può procedere con due procedure, entrambe con anestesia generale come nel caso del Papa. Solo in casi eccezionali, un laparocele di piccole dimensioni può essere trattato con altre forme di anestesia.

La procedura tradizionale utilizza la stessa cicatrice come via di accesso chirurgico: attraverso questa incisione si isolano il sacco peritoneale e la porta del laparocele. L’intervento consente di ricollocare, riducendolo, il laparocele all’interno dell’addome e, generalmente, si posiziona una rete di materiale sintetico il cui scopo è quello rinforzare la parete in cui si era verificato il cedimento dei tessuti che lo ha provocato. La seconda soluzione prevede l’utilizzo della chirurgia laparoscopica, un trattamento mini-invasivo, per accedere alla cavità peritoneale e quindi per visualizzare ‘dall’interno’ la zona di cedimento fasciale: utilizzando 3 o 4 piccole incisioni chirurgiche addominali è possibile introdurre nella cavità addominale telecamera e strumenti chirurgici.

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